Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Santo Sepolcro ostaggio degli incivili

Fonte: L'Unione Sarda
29 luglio 2013


MARINA. Disagi tutti i giorni d'estate, le pulizie del Comune non bastano: interviene anche la parrocchia
 

E le mamme fanno un pic-nic con i bambini: «Dateci la piazza nel pomeriggio»
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Siamo alle solite. Attorno a piazza Santo Sepolcro si riaccendono le polemiche tra residenti e gestori di locali notturni. Chiasso, sporcizia e spazi invasi dai tavolini, i temi del dibattito sono sempre gli stessi, ma la pazienza degli abitanti del quartiere Marina si fa sempre più fragile.
Non c'è dubbio: la movida in città si scatena soprattutto nel rione chiuso tra il porto e Castello, che ogni giorno però si sveglia invaso da rifiuti di ogni genere. E a ripulire non è solo il Comune. «Tutte le mattine, da giugno a settembre, si ripresenta lo stesso scenario degradante - racconta Salvatore Deiana, custode della chiesa del Santo Sepolcro - la piazza del sagrato è piena di bottiglie vuote, cartacce, bicchieri di plastica e persino escrementi». E anche se gli addetti alla nettezza urbana ne portano via gran parte, resta sempre qualcosa. «Non posso restare con le mano in mano, il minimo che posso fare è lavare il selciato coperto di urina. Per un posto sacro come questo bisognerebbe avere più sensibilità».
LA FESTA-MERENDA Ma per altri, piazza Santo Sepolcro resta invivibile anche quando è libera dai rifiuti: troppi tavolini e poco spazio dove far giocare i bambini. Per questo ieri pomeriggio il comitato spontaneo dei genitori di Marina e Stampace ha organizzato una festa-merenda. «Un'iniziativa simbolica per riportare la piazza al suo ruolo originario - spiega una delle promotrici, Laura Floris - un luogo dove socializzare e vivere la città».
«Non è una guerra contro i locali notturni - aggiunge Elisabetta Carta -, vogliamo soltanto avere la possibilità di utilizzare uno spazio pubblico». E ieri è andata in scena un'occupazione simbolica, con cibo, musica, giochi e letture. Tutto dedicato ai piccoli cittadini. «Crediamo che in questa città ci sia spazio per tutti - prosegue Carta -, chiediamo di lasciare la piazza libera dai tavolini dalle 16 alle 20. Non solo d'estate. Siamo oltre un anno che aspettiamo una risposta da sindaco e Giunta. Devono prendere una posizione sulla questione». Il comitato per ora conta su quindici giovani mamme e promette una lunga battaglia. «Non abbiamo nessuna intenzione di andare via», recita il loro volantino.
Luca Mascia