POVERTÀ ESTREMA. L'assessore Orrù: «Consapevoli della situazione»
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Il caso delle persone che vivono sottoterra nell'ex palazzo Cariplo di via Sonnino è già sotto la lente di ingrandimento delle istituzioni. È stato infatti attivato un tavolo in Prefettura proprio per discutere della situazione, che tuttavia non è di facile di risoluzione, come spiega l'assessore comunale alle Politiche Sociali, Susanna Orrù. «Siamo consapevoli della situazione e abbiamo discusso del problema - afferma l'esponente della Giunta cittadina - ma risolverlo non è facile». In quei garage, infatti, non ci vivono sempre le stesse persone, c'è un ricambio continuo: «Nel momento in cui riusciamo a sistemarne una - prosegue la Orrù - dopo poche settimane entra qualcun altro».
In ogni caso al tavolo della Prefettura è stata convocata anche la proprietà dell'immobile, a cui sarebbe stata richiesta una maggiore vigilanza sull'immobile.
LA VICENDA Le persone costrette ad abitare nell'autorimessa vivono in condizioni non da paese civile. Sono una decina gli inquilini, anche diverse donne. Una è Maria, ucraina di 38 anni che afferma di guadagnare 140 euro al mese e di conseguenza non può permettersi di pagare l'affitto di una casa “vera”. Ma ci sono anche anche un perito industriale che ha perso il lavoro e un'altra persona che ha girato vari manicomi criminali. In alcuni punti dell'autorimessa l'acqua arriva a due metri, l'umidità e la muffa hanno raggiunto livelli impensabili. L'aria è irrespirabile, le condizioni igienico-sanitarie pessime.
L'EX ASSESSORE Anselmo Piras è stato assessore alle Politiche Sociali nella precedente legislatura, ora fa parte dell'omonima commissione consiliare: «La cosa più importante che potrebbe fare il Comune è fare un'ordinanza con la quale si obbliga il proprietario della struttura a metterla in sicurezza». In questo modo si impedirebbe alla gente disperata di entrare: «È un dovere morale, non si può permettere che degli esseri umani vivano in queste condizioni». Poi prosegue: «C'è anche tanta disinformazione, la cosa più importante è che queste persone almeno siano a conoscenza del fatto che ci sono associazioni che offrono pasti caldi, la possibilità di lavarsi e, in alcuni casi, anche un tetto dove ripararsi. Ma ribadisco, obbligare il proprietario a fare in modo che nessuno possa entrare e vivere in quei posti è prioritario». Del caso si occuperà anche “Zona franca”, la trasmissione di Antonello Lai in onda su Tcs oggi alle 13,30 e in replica alle 18, 20,30 e 23. (p.c.c.)