«Quando l'idea incontra il gesto» al Ghetto sino al 29 settembre

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Edina Altara, donna all'arcolaio, Anni 30

CAGLIARI. Quando l'artigianato diventa arte in un dialogo tra tradizione e modernità. È il senso della mostra «Quando l'idea incontra il gesto - arte e artigianato artistico in Sardegna», allestita dal 25 luglio al 29 settembre nelle sale del Ghetto di via Santa Croce, a Cagliari. Ventisette gli artisti presenti, oltre 60 le opere in esposizione, disposte su due piani e divise in tre sezioni, la panificazione, la tessitura, il cucito, «tecniche che nelle opere di Maria Lai subiscono un rinnovamento radicale e acquistano un significato inedito», sottolinea la curatrice della mostra Simona Campus. E infatti a fare da trait d'union al percorso è la grande artista di Ulassai scomparsa lo scorso 16 aprile.

«Non solo un omaggio dunque all'artista che più di ogni altro ha attinto alla tradizione, reinterpretandola in chiave contemporanea», ha aggiunto Campus. Nell'esposizione si possono ammirare i suoi telai, sculture in pane, libri cuciti. Il percorso parte da Francesco Ciusa di cui sono in mostra due esemplari della sposina di Nuoro, di cui una, un pezzo unico, in pasta di marmo e arriva alla contemporaneità con gli abiti sculture di Luciano Bonino o le opere di video arte di Carolina Melis per citarne alcune. Da ammirare anche le sculture di Costantino Nivola, il piatto di Salvatore Fancello che fa da pendant all' installazione di Caterina Lai, il servizio da tè di Federico Melis, arazzi e tappeti di Eugenio Tavolara.

Poi ancora opere di Edina, Iride e Lavinia Altara, Tosino Anfossi, Italo Antico, Giuseppe Biasi, Zaza Calzia, Giovanni Ciusa Romagna, Nietta Condemi De Felice, Maria Crespellani, Francesco Farci, Caterina Lai, Mauro Manca, Carolina Melis, Wanda Nazzari, Antonello Ottonello, Eugenia Pinna, Ciriaco Piras, Rosanna Rossi, Piero Zedde. Ma c'è anche una mostra nella mostra con il book shop allestito come una vetrina per artigiani-artisti contemporanei.