Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Riapre oggi il Teatro Civico in Castello

Fonte: L'Unione Sarda
26 luglio 2013

IA DE CANDIA. Alle 19 il primo aperitivo con la mostra “Piranesi ritrovato”
 

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Con la seconda tappa cittadina della mostra “Piranesi ritrovato” riapre oggi il Teatro Civico in Castello.
Appuntamento alle 19 con il primo aperitivo della stagione. «Abbiamo puntato su questa mostra - spiega l'assessore alla Cultura, Enrica Puggioni - per offrire anche ai turisti che circolano per il centro storico l'occasione di ammirare la collezione d'arte cittadina del grande artista veneto».
La struttura di via De Candia rimarrà aperta due mesi. Tra l'altro sono stati previsti alcuni lavori di manutenzione straordinaria che saranno svolti nel prossimo futuro: «C'è già lo stanziamento previsto dal Piano triennale - spiega la Puggioni - ci sono dei lavori importanti da fare e decideremo come e quando eseguirli in modo da valorizzare lo spazio».
Già per questa apertura, tuttavia, l'amministrazione ha cercato di rendere lo spazio adeguato alle esigenze della gente: «Per esempio siamo intervenuti sui climatizzatori - dice l'esponente della Giunta cittadina - che in un periodo come questo sono indispensabili».
Il teatro aprirà dunque a partire da oggi tutti i giorni (escluso il martedì) dalle 18 alle 23, con serate speciali fino al prossimo 26 settembre. Lunedì ci saranno suggestive visite guidate a Castello, mercoledì sarà la volta della rassegna di cinema argentino, giovedì reading, performance e musica, venerdì, aperitivi ad arte con interventi musicali e domenica rassegna cinematografica. «Stiamo parlando di un bene culturale che deve rimanere aperto ed essere frequentato da cittadini e turisti - continua la Puggioni - per questo faremo sempre di più per valorizzare questa struttura».
La mostra “Piranesi ritrovato” di stasera è un progetto espositivo reduce dal successo di tre mostre, tenutesi contemporaneamente al Museo di belle arti di Bilbao, al centro culturale il Ghetto e al Palazzo di Città di Cagliari. Un progetto che nasce dal fortunato e inaspettato ritrovamento, nei cassetti della biblioteca della facoltà di Architettura, di un consistente nucleo di incisioni, tratte da lastre incise da Giovanni Battista Piranesi (1720-1778).
Il fondo da cui sono tratte le opere in mostra, non a caso conservato presso la facoltà di Architettura, fu acquisito con finalità didattiche, in coincidenza con una fase di rinascita dell'incisione originale in Italia e in Europa e con l'affermazione, in Sardegna, di una “scuola” locale di incisione che vanta nomi quali Giuseppe Biasi, Mario Delitala, Stanis Dessy, Remo Branca, Carmelo Floris e Felice Melis Marini, attivi in campo xilografico e calcografico. (p.c.c.)