Protesta contro i bar
di Maurizio Bistrusso
Venerdì dalle 18,30, in piazzetta Santo Sepolcro, bambini e genitori partecipano alla prima festa-merenda autogestita. Un picnic nel centro storico in compagnia di artisti e tanti amici per chiedere, ancora una volta al Comune, uno spazio pubblico libero da tavolini almeno per qualche ora al giorno. Hanno garantito la partecipazione, tra gli altri, Associazione Fogli Volanti, Francesco Bachis, Giacomo Casti, Mauro Murgia, Monica Zuncheddu.
Piazza Santo Sepolcro è diventata da qualche anno un luogo d’incontro ideale per il gioco dei bambini di Marina e Stampace perché inglobata in un’isola pedonale. Recentemente, però, sono comparsi in una parte della piazza, tavolini, sedie, ombrelloni e poltrone ad uso di un locale commerciale che inevitabilmente ostacolano la fruizione libera dello spazio soprattutto da parte dei più piccoli.
Un comitato spontaneo di genitori residenti a giugno scorso ha presentato al sindaco una petizione per proporre una soluzione provvisoria e di compromesso con i gestori del locale. Cioè che dalle 16 alle 20 la piazza possa essere sgombra per lasciar spazio a biciclette e monopattini. Lo stesso problema era stato sollevato formalmente anche l’anno scorso.
“Siamo stati subito convocati e ascoltati dal sindaco e da alcuni consiglieri comunali” - scrive il Comitato in un volantino che sarà distribuito venerdì - “Poi la palla è passata all’assessore alle Attività Produttive che apparentemente ha mostrato sensibilità al tema. Siamo stati contattati telefonicamente, abbiamo sentito tante voci, troppe voci, ma in un mese e mezzo non si è giunti ad alcuna soluzione. Purtroppo è stato atteso invano un atto concreto, un impegno formale, un intervento tangibile che recepisse questa piccola istanza”.
“Quindi eccoci di nuovo qua, a fine luglio”, annuncia il gruppo di genitori, “con i nostri figli e i nostri amici. A trascorrere un pomeriggio insieme a degli artisti che ci vogliono bene. A pensare che questa piazza sia un grande patrimonio della città. A proporre anche una riflessione su come valorizzare questo e altri bei luoghi del nostro centro storico. A immaginare ed auspicare un progetto complessivo per Marina, Castello, Stampace e Villanova che salvaguardi la bellezza, l’ambiente e la storia. A ricordare che il gioco, come la fantasia, non si ingabbia”.
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