Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Zona franca, un passo avanti

Fonte: L'Unione Sarda
25 luglio 2013


La commissione approva all'unanimità la modifica dello Statuto
 

Per la zona franca un primo passo, piccolo ma concreto. E soprattutto fatto di comune accordo: ieri la prima commissione «Autonomia e Riforme» del Consiglio regionale ha approvato all'unanimità la modifica dell'articolo 12 dello Statuto, quello che riguarda che riguarda le questioni doganali e fiscali. La commissione è impegnata da qualche giorno a esaminare i vari progetti sul tappeto e con il voto di ieri ha dato una spinta decisiva all'intera questione. In pratica, il nuovo articolo dice che l'esercizio delle funzioni in materia doganale, la loro modifica o integrazione viene delegato dallo Stato alla Regione. A questo punto l'amministrazione di viale Trento assume le competenze sui dazi doganali e le imposte di confine. Ovviamente si tratta di un primo voto, l'avvio di una procedura di modifica costituzionale che impone dei passaggi obbligati. Dopo il voto dell'assemblea sarda, la nuova versione dell'articolo dello Statuto sardo dovrà affrontare un doppio passaggio in Parlamento ( due votazioni sia alla Camera che al Senato). Ci vorrà del tempo e soprattutto la convinzione delle forze politiche sarde.
L'esordio comunque sembra di buono auspicio. «In pratica oggi con questa modifica la Sardegna si sta autodeterminando zona franca», ha commentato il presidente della commissione Ignazio Artizzu al termine della seduta.
Artizzu ha voluto sottolineare due aspetti «estremamente significativi». Prima di tutto «abbiamo sancito il principio che la Regione prende quello che prima era dello Stato, e poi la votazione all'unanimità mi fa ben sperare che anche per il futuro su questo argomento si potrà lavorare senza strumentali contrapposizioni politiche».
Alcuni fra i punti significativi della legge di cui dovrà occuparsi ancora la commissione - che sarà riconvocata a domicilio e quindi non si riunirà oggi come era stato comunicato in un primo momento - sono la disciplina dell'energia, la situazione dell'industria, le piccole imprese e le agevolazioni fiscali.
Il passaggio in commissione col voto di tutti i rappresentanti politici (maggioranza e opposizione) viene incontro a una richiesta che si è diffusa negli ultimi mesi. Un movimento spontaneo di associazioni e di comitati di base è cresciuto nel nome della zona franca. E ha ottenuto anche l'appoggio convinto della maggioranza dei sindaci.