Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

La fame e la vergogna

Fonte: L'Unione Sarda
25 luglio 2013


Nella struttura di via San Benedetto offerte decine di pasti ogni giorno
 

Buon Pastore: «C'è chi mangia in fretta e scappa via»
Alla mensa del povero, in via San Benedetto, un tempo bastavano due turni, da qualche mese sono diventati tre. Nella piccola sala dove i volontari distribuiscono il pranzo si entra a gruppi di quaranta. Primo, secondo, contorno, pane, frutta, e quando va bene c'è anche il dolce. «Non scriva il mio nome, i miei genitori non sanno che vengo qua a mangiare. Sono anziani, ne morirebbero», si fa promettere un quarantasettenne cagliaritano prima di raccontare la sua storia. «Lavoravo in un'officina meccanica, le cose andavano benino. Poi con la crisi non sono riuscito più a stare appresso alle spese». Parla sottovoce, non vuole che altri sentano. «A dormire vado da un amico, alla mia età tornare dai miei è umiliante».
Nel tavolo vicino un signore di ottantadue anni ha appena finito il secondo: «Ho una piccola pensione, devo pagare l'affitto e le bollette, per mangiare non ho soldi». Appena qualcuno termina i volontari sparecchiano velocemente, nel frattempo c'è già un altro disperato che attende il suo turno. La fila è lunghissima, ci sono extracomunitari e cagliaritani, uomini, donne, giovani e anziani. «Ho il sospetto che venga anche qualche operaio della zona», ammette suor Dolores, responsabile del servizio. «Molti si vergognano, stanno in silenzio e appena finiscono si allontanano velocemente».
Una donna giovanissima si guarda attorno con preoccupazione, poco distante un uomo di mezza età avvicina la forchetta alla bocca con avidità. «I nuovi poveri sono i padri separati, ne assistiamo sempre di più», racconta la suora. «Tolti i soldi del mantenimento che versano alle mogli, non gli rimane niente». Dalle undici a mezzogiorno, la mensa è sempre affollata, dal lunedì al sabato. Con picchi di 145 pasti offerti. Una volta alla settimana 50 famiglie “schedate” ricevono una busta di viveri, pasta, riso, legumi, e qualche pezzo di formaggio. Il cibo proviene dal banco alimentare. Ma anche in via San Benedetto non è più sufficiente a sfamare l'esercito sempre più grosso di chi si trova a combattere contro i crampi della fame.
Sa. Ma.