Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Se Piero Pelù va “al potere” Ecco la Trilogia dei Litfiba

Fonte: L'Unione Sarda
24 luglio 2013


SHOW. Sabato, dal vivo, all'Arena Sant'Elia, il ritorno della band a Cagliari
 

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C'è un filo rosso molto stretto che lega Lorenzo Jovanotti, che ha aperto la stagione cagliaritana degli eventi 2013, e Piero Pelù, che ritorna, questo sabato, in Sardegna. Un singolo, “Il mio nome è mai più”, realizzato per beneficenza nel'99 insieme a Ligabue ma, soprattutto, la carnalità della musica. A cui si aggiunge la voglia di stupire. Sempre. Comunque.
E allora eccoci di nuovo qua, con la seconda puntata di questa nuova iniziativa de L'Unione Editoriale. Perché lo spettacolo dal vivo è “social”: e “MusicLive 2.0” è il canale tematico che attraverso “Music reporter per un giorno” offre la possibilità di diventare cronisti, fotografi e redattori web della più antica testata dell'Isola. “MusicLive 2.0”, ve ne siete già accorti in queste settimane, si ciba delle suggestioni degli utenti di unionesarda.it e dei lettori de L'Unione Sarda. Il “vivo della musica” è un laboratorio di idee, immagini, clip e racconti costruiti da tutto il popolo dei concerti.
In questa pagina pubblichiamo i lavori dei tre vincitori: Carola Onnis per la “Sezione web”; Marco Ferrai per la “Sezione quotidiano”; Massimo Piras per la “Sezione fotoreporter”. Ci saranno anche loro, insieme ai giornalisti de L'Unione Sarda, sabato a Cagliari, all'Arena Sant'Elia, per il concerto dei Litfiba.
Pelù - Renzulli: i Litfiba. certo. Un concerto che sarà una messa laica per la band fiorentina che sbarca a Cagliari con la “Trilogia del potere”.
Uno spettacolo speciale. Intrigante. Tra vintage e futuro prossimo. Una vera e propria macchina del tempo quella che ha assemblato lo sciamano per eccellenza, Piero Pelù. Un copione di note scandito da tre titoli di album epici: “Desaparecido” (1985), “17 Re” (1986) e “Litfiba3” (1988). Pilastri della carriera del gruppo fondato negli anni Ottanta a immagine e somiglianza del suo front man.
A impreziosire il progetto della trilogia le presenze mitologiche di Antonio Aiazzi e Gianni Maroccolo. Entrambi facevano parte insieme a Luca Martelli (batteria) della formazione iniziale dei Litfiba.
Qualcuno, a questo punto, potrà storcere il naso pensando a una banale operazione commerciale. Una reunion dalle atmosfere d'antan.
Niente di più sbagliato. Anche perché Pelù-Litfiba, poco importa, ha sempre abituato i suoi adepti a una regola: mai barare. E sul palco si sa i bluff si riconoscono dal primo approccio musicale. E La “Trilogia del potere” è un libro da ascoltare, vedere e ballare. Perché racconta sì, la storia del gruppo fiorentino dagli esordi a oggi, ma con un valore aggiunto: la continua ricerca del suono perfetto.
Musica dirompente, insomma, alla Litfiba.
Note violente come i contenuti ma al tempo stesso leggere. Il detonatore della “Trilogia” viene innescato dalle chitarre, dai bassi e dalla batteria. Un caleidoscopio di suggestioni sonore che solo i Litfiba sanno mescolare. E riprodurre in canzoni. Il risultato? Beh, si sa. Una melodia inarrestabile e travolgente.
Ecco un altro legame molto stretto che avvicina Pierò Pelù a Jovanotti-Lorenzo Cherubini. Insomma, il potere della trilogia che i Litfiba stanno onorando in un tour prima suonato nei club, e ora all'arena Sant'Elia, sta proprio nella voglia di esprimere dal vivo la musica.
Una esperienza per i fan di Piero e soci ma anche per tutti quelli che per la prima volta - era il 1988, “Festa della birra”, Cagliari - hanno ballato al ritmo della band e hanno esclamato: “Ma questi qua sono proprio rock!”.
Nicola Pisu