Rassegna Stampa

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Magie, culture, colori: dal 1 agosto al Lazzaretto la mostra etnografica ‘Africana’

Fonte: web cagliaripad.it
23 luglio 2013

22 Luglio 2013 ore 11:07

 

Oltre settecento oggetti e documenti per raccontare il mondo del continente africano in tutti i suoi aspetti: dalla vita quotidiana alla religione, dal commercio ai viaggi passando per spiritualità, magia e tradizione

redazione cagliaripad,
 


Sarà inaugurata giovedì 1 agosto al Lazzaretto di Cagliari la mostra etnografica Africana: Magie Culture Colori: oltre settecento oggetti e documenti per raccontare il mondo del continente africano in tutti i suoi aspetti, dalla vita quotidiana alla religione, dal commercio ai viaggi passando per spiritualità, magia e tradizione.

 

Gli oggetti in mostra fanno parte della collezione privata di Claudia Zuncheddu, medico cagliaritano che ha da anni ha instaurato un lungo e intenso rapporto professionale e umano con diverse popolazioni subsahariane.

La collezione è frutto di una raccolta spontanea nata dai contatti continui con questi popoli: oggi si compone di circa duemila pezzi che appartengono alla sfera quotidiana e al mondo dei commerci. In mostra armi, tende, tessuti e utensili di uso domestico, prodotti in pelle come le selle dei cavalli e dei dromedari; non mancano gioielli antichi e le preziose perline di vetro, che per secoli hanno animato gli scambi in tutto il continente.

 

 

Un'ampia sezione della mostra è dedicata alla cultura dei Tuareg che attualmente lottano per la libertà e l'autodeterminazione: negli ultimi anni sono stati oggetto di repressione culturale e politica da parte del governo nigeriano e dei gruppi fondamentalisti, responsabili di genocidi e devastazioni. Grande spazio anche per l'arte della tessitura Dogon e per le vie dei commerci delle perline di vetro, ceramica, ambra e cauri.

 

Claudia Zuncheddu si è occupata di studi antropologici su popolazioni del Niger e sui Pigmei del monte Ojo, ha soggiornato nella Repubblica Popolare del Congo per una ricerca sull'Aids; ha curato progetti per l'Africa su salute, istruzione e scuola nell'ambito di un più ampio processo di rinascita per regioni devastate dalla crisi e dall'impoverimento, di cui l'Occidente con il neocolonialismo continua ad avere responsabilità. Da tempo ha un forte legame con i Tuareg, nomadi del deserto.

 

La mostra al Lazzaretto, curata dall'associazione Azalai, si inserisce all'interno di un più ampio progetto di scolarizzazione per i piccoli Tuareg del Mali, attualmente rifugiati in Mauritania e Burkina Faso.