Rassegna Stampa

Sardegna Quotidiano

Il comitato: adesso basta promesse

Fonte: Sardegna Quotidiano
22 luglio 2013

Via Peschiera

 

LA LETTERA Cinque anni fa i crolli nella zona di piazza d’Armi. «Non sappiamo nemmeno quando dovranno iniziare i lavori per la messa in sicurezza». Fissato un incontro con l’assessore

L’8 agosto del 2008 la loro vita è stata stravolta, quando una profonda voragine si è aperta in mezzo alla strada, inghiottendo un’auto. Da cinque anni gli abitanti di via Peschiera e di tutte le strade intorno (il quartiere accanto a piazza d’Armi) aspettano che le promesse di messa in sicurezza del rione diventino realtà. Si sono riuniti in comitato, hanno portato avanti battaglie e, fino a giovedì sera, sembravano soddisfatti delle scelte fatte dal Comune: si erano visti promettere interventi e risanamento. Ma la svolta tanto attesa non è arrivata. Durante un incontro è emerso tutto il malcontento degli abitanti ai quali, nel 2009, era stato recapitato anche un ordine di sgombero perché le case eranio pericolanti. Il direttivo del comitato, si legge in una nota, «ha deliberato all’unanimità una protesta ad oltranza per la mancata realizzazione del progetto definitivo di messa in sicurezza delle strade interne al quartiere». La situazione, a cinque anni dallo smottamento, è questa: «Ancora “ingabbiati ”e senza mobilità interna a causa del transennamento (avvenuto dopo l’apertura della voragine sinkhole dell’8 agosto 2008, i successivi smottamenti di via Castelfidardo e gli ordini di evacuazione e messa in sicurezza degli edifici destinati a ben 19 residenti) contradditoriamente i veicoli ed i macchinari edili per il recupero e risanamento conservativo pare non possano neanche accedere agli ingressi degli edifici per le severe limitazioni veicolari imposte dalla ordinanza sindacale degli anni passati». Una beffa, alla quale si aggiungono i vincoli imposti dalla sentenza del Consiglio di Stato che ha paralizzato Tuvixeddu, che sono stati estesi anche alla zona disastrata, impedendo il recupero delle strutture danneggiate. La buona notizia è che nel piano triennale per le opere pubbliche del Comune è previsto un milione di euro per la messa in sicurezza. La cattiva, sottolinea la portavoce del comitato Patrizia Tramaloni, è che «i residenti, che attendono fatti concreti dal 2008 , non ammettono più proroghe. Ancora non si conosce alcuna programmazione temporale sull’iter che condurrebbe all’appalto delle opere di messa in sicurezza e rifacimento di strade e marciapiedi. È stato pertanto richiesto all’amministrazione comunale, ed in particolare all’Assessore comunale Mauro Coni», aggiunge la portavoce, «un incontro urgente, accordato per giovedì prossimo, per un confronto, che sia foriero non solo di speranze illusionistiche ma di pratiche attuative risolutive».