Rassegna Stampa

Sardegna Quotidiano

Zedda e i suoi alleati la prova di forza sarà sul bilancio

Fonte: Sardegna Quotidiano
22 luglio 2013

Comune

 

LE TENSIONI Il centrosinistra presenta venti emendamenti milionari alla manovra senza nessun accordo col sindaco, adesso la partita si gioca sul documento fondamentale del municipio

La guerra, ormai alla luce del sole, tra il sindaco Massimo Zedda e la sua stessa maggioranza si combatte sul campo minato della manovra di bilancio. Ieri sono scaduti i termini di presentazione degli emendamenti: da un lato l’opposizione con quasi 2700 proposte (2500 solo del Pdl), e fin qui è tutto normale. La sorpresa, però, arriva dai ventiquattro consiglieri del centrosinistra: i capigruppo di tutti i partiti hanno infatti firmato venti emendamenti. Il cui contenuto, a oggi, è coperto dalla riservatezza. È certo che si tratta di ritocchi da milioni di euro (un esempio trapelato da via Roma, la richiesta di 500mila euro per fare il primo “festival del bene comune del Mediterraneo”). Le venti proposte saranno presentate da tutta la maggioranza la settimana prossima, in una conferenza stampa. Quando le proposte arriveranno in aula, quasi certamente Massimo Zedda avrà ancora tra le mani la delega al bilancio.

E, ovvio, in ben venti occasioni ci sarebbero i numeri per far passare la volontà della maggioranza. Appare all’orizzonte, perciò, una vera e propria prova muscolare tra Zedda e chi lo sostiene. Il messaggio è fin troppo chiaro: caro sindaco, le carte del bilancio le ha stilate l’ex assessore Gabor Pinna, ma tu non hai mai chiesto un parere che sia uno alla tua stessa maggioranza. Quindi, “adesso tocca a noi”, intesi come consiglieri. Noi siamo ventiquattro e siamo compatti, tu sei uno. Ieri pomeriggio, prima delle tre ore di riunione tra i capigruppo dei partiti che governano da due anni palazzo Bacaredda e il presidente del consiglio Ninni Depau, l’unico a parlare è Sergio Mascia (capogruppo di Sel): «Nei venti emendamenti ci sono le firme dei capigruppo. Siamo una maggioranza unita, senza nessuna bandierina da sventolare». Parole che provengono da chi guida il plotone dei cinque esponenti di Sel, lo stesso partito del sindaco. Insomma: dal defenestramento di Luisa Sassu (decisione presa da Zedda senza coinvolgere la maggioranza) a oggi il tempo sembra davvero correre a velocità almeno raddoppiata, nei rapporti tra il sindaco e chi siede nell’ala sinistra di via Roma. In appena quattro giorni, ecco lo scenario da finimondo. Di contorno: voci che si rincorrono su una possibile direzione cittadina del Pd, lunedì (forse annullata, forse no), così come di un incontro, lo stesso giorno, con da una parte Massimo Zedda e dall’altra il segretario regionale piddino Silvio Lai, quello provinciale Thomas Castangia e il pari ruolo cittadino Yuri Marcialis. Sugli emendamenti dell’opposizione, il Pdl ne ha 2500. «Tocchiamo tutti i settori, ma sono importanti due legati alla Tares. Con uno chiediamo la riduzione della metà per gli alberghi con ristoranti, con l’altro di costituire un fondo per agevolare il pagamento dell’imposta da famiglie con oltre quattro persone», spiega Giuseppe Farris, capogruppo Pdl, «spero che la maggioranza dia seguito alla svolta auspicata durante l’ultimo consiglio, esca dalle secche del rapporto dialettico con Zedda. L’attuale situazione danneggia i cagliaritani. La manovra di bilancio va corretta, così com’è è lacunosa e mistificatoria». Paolo Rapeanu

LA DELEGA LA PRESENTAZIONE CON GABOR PINNA, POI L’INTERIM

Il bilancio (478 milioni di euro totali) era stato presentato dal sindaco il 29 giugno. Al suo fianco l’allora assessore Gabor Pinna, realizzatore materiale dell’importante documento contabile. Tra aumento di nuovi poveri, incubo Tares e tagli romani, Zedda aveva affermato che i sindaci vengono visti come esattori, anche dal governo nazionale. Quattro giorni dopo, Pinna era dovuto tornare a tempo pieno a fare il dirigente della Sfirs: ruolo incompatibile con quello di assessore comunale. Le deleghe, ancora oggi, le ha Zedda. Mentre continua a circolare il nome di Benedetto Barranu.

OBIETTIVI L’UDC PER GLI ALLOGGI I RIFORMATORI AL MERCATO ITTICO

La pioggia di emendamenti si abbatte sull’approva - zione del bilancio come un temporale estivo. Il record spetta indubbiamente ai 2.500 presentati dal Pdl, ma anche gli altri partiti d’opposizione fanno la loro parte: l’Udc ne ha portato 110. «Nuove voci si spesa per case Erp e marciapiedi. Ma anche 15mila euro per nuove panchine, in legno e non in ferro, nella piazzetta sopra il parcheggio di via Manzoni», dice il capogruppo Gianni Chessa. Altri 23 dai Riformatori. «500mila euro in più per il mercato ittico, 300mila per il marciapiede in via Ausonia e 800mila per riqualificare due aree incolte al Quartiere del Sole», afferma Alessio Mereu.