Rassegna Stampa

La Nuova Sardegna

Tassa sull’ombra addio, ma dal Pd schiaffi a Zedda

Fonte: La Nuova Sardegna
19 luglio 2013

GIUNTA COMUNALE




CAGLIARI Proprio nel giorno in cui la giunta abolisce la “Tassa sull’ombra” con una diretta decisione della giunta e del sindaco-assessore al Bilancio, il primo cittadino riceve un pesante altolà dal Pd, a riprova che la cacciata dell’assessore Luisa Sassu non è stata né indolore né rimarrà senza conseguenze. La tassa sull’ombra sparisce per decisione della giunta; il tributo, dal 2004 veniva pagato da imprese e commercianti per le insegne delle proprie attività. Le modifiche, riporta una nota della giunta, del regolamento approvate hanno effetto retroattivo, a partire dal primo gennaio 2013. Ma se sul fronte del commercio Zedda può sorridere, su quello politico il sindaco comincia a cogliere gli effetti della sua decisione di giubilare l’assessore al personale. Sempre ieri il gruppo consigliare del Pd e il partito cittadino, hanno emesso una nota congiunta, a firma di Davide Carta, nella quale si stigmatizza la scelta di Zedda, con parole non scelte a caso. Infatti la nota esprime «sconcerto per la modalità con cui il sindaco Zedda ha ritenuto di revocare la delega all'assessore Luisa Sassu. Questo è accaduto proprio a ridosso della fase delicata dell'approvazione del bilancio e durante una fase di discussione e di verifica appena aperta con le forze della maggioranza». La nota ammette che «sarebbe stato più opportuno procedere senza forzature e all'interno di un ragionamento condiviso con tutta la maggioranza». Della serie: «tagliare le teste non risolve i problemi di governo della città».Anche la forte attestazione di solidarietà e stima personale e professionale alla Sassu, così come formulata suona come un indiretto attacco al sindaco, al quale si chiede di «evitare scelte in solitudine. La gravità dei problemi della città richiedono, a tutti noi, equilibrio, senso di responsabilità e capacità di ascolto dei cittadini». Ciò che forse il Pd rimprovera a Zedda di non avere. (g.cen.)