Scarsa chiarezza, tempi lunghi per la chiusura delle pratiche, pochi dipendenti, sale d'attesa inadeguate. L'Edilizia privata del Comune è considerata una giungla dalla maggior parte degli addetti ai lavori. Sono ingegneri e geometri che ogni lunedì e giovedì mattina si presentano negli uffici di via Nazario Sauro per vari motivi: dai piani casa ai condoni edilizi, fino alle pratiche Suap (sportello unico attività produttive). Il tutto in una stanza piccola, con poche sedie che non bastano per le decine di persone che si presentano.
TEMPI LUNGHI D'altronde se secondo Confartigianato nel capoluogo sardo ci vogliono in media 252 giorni per ottenere una concessione edilizia, un motivo ci sarà. «Non solo - spiega Pierpaolo Spada, segretario provinciale - perché il cittadino non ha la certezza di avere un percorso definito nello svolgimento della pratica». Insomma, non è detto che se si seguono tutte le regole non ci sarà nessun problema: «Cercare di risolvere le criticità di questi uffici è importantissimo - prosegue - non si può vivere in questa incertezza».
LA PAURA Senza contare la paura delle persone a rendere pubblici i propri problemi o a lamentarsi: «Molti, anche se l'attesa è lunghissima, stanno zitti e non protestano nella speranza che la pratica stia per essere sbloccata - spiega Maurizio De Pascale, presidente di Confindustria Sardegna meridionale - È incredibile che ci vogliano 252 giorni per ricevere i permessi. Rispetto a tante città italiane Cagliari è messa male».
L'ASSESSORE Una situazione, va detto, che si trascina da tanti anni, e alla quale l'amministrazione sta pian piano cercando di porre rimedio. L'assessore all'Urbanistica, Paolo Frau, ammette che i problemi ci sono, ma non ci sta a far passare gli uffici dell'Edilizia privata come un girone dantesco: «Abbiamo realizzato un report, da cui sono usciti dati incoraggianti. Dimostrano che le cose stanno già migliorando nell'ultimo periodo». Anche se la vera rivoluzione deve ancora iniziare: «Abbiamo stanziato un milione e mezzo di euro per la “reingegnerizzazione” del servizio - spiega - Al bando per affidare la gestione di questo nuovo sistema hanno partecipato quattro aziende. Le loro offerte sono già state analizzate sul piano amministrativo, ora stiamo valutando i progetti proposti per realizzare il piano. Entro la fine dell'anno spero ci sarà questa grande rivoluzione tecnologica, con la creazione di una banca dati per schedare ogni singola unità immobiliare in città». E poi nuove assunzioni: «Nuovi tecnici, per cui sono già stati stanziati i fondi, avranno l'obiettivo di abbattere le pratiche arretrate».
GLI INGEGNERI La categoria più interessata a far sì che l'Edilizia privata migliori è quella degli ingegneri. Non a caso è in fase di realizzazione un osservatorio permanente che unisce ingegneri, rappresentanti di altri ordini e collegi professionali, tecnici del Comune per definire tutte le problematiche inerenti alla presentazione e l'analisi delle pratiche. «Per l'istituzione ufficiale manca ancora l'approvazione del Consiglio comunale - spiega Luca Boggio, ingegnere che qualche settimana fa è stato ascoltato dall'assemblea cittadina sia per parlare di questa novità ma anche per discutere delle difficoltà legate all'Edilizia privata - Penso ci siano alcune cose che si possano migliorare subito, per esempio far sì che, qualora indispensabile, ci sia sempre e solo un'interpretazione unica della norma, garantire maggiori ore di ricevimento al pubblico e tempi certi di risposta da parte dell'amministrazione». Semplici miglioramenti, ma di importanza enorme.
I NUMERI In attesa della rivoluzione tecnologica, dal Comune ci tengono a far sapere che la situazione è già migliorata nell'ultimo periodo. A partire dal Piano Casa, dove c'è stata una riduzione da 17 a 10 mesi per l'evasione delle pratiche. Così come per il Suap, dove negli ultimi tre semestri le pratiche esaminate sono passate da 37 a 207. E nonostante la crisi del settore, i dati non evidenziano un netto calo delle pratiche presentate: per il Piano Casa si è passati dalle 154 del 2010 al boom del 2011 con 791, nel 2012 sono scese (488) e nei primi cinque mesi del 2013 sono state 124. Aumento per le pratiche Suap: 877 nel 2010, 873 nel 2011, 1075 nel 2012 e 493 nei primi cinque mesi di quest'anno. Sù anche le richieste dei certificati di agibilità: 158 nel 2010, nel 2011 210 e 244 nel 2012. In generale le nuove istanze sono passate dalle 4638 del 2010 alle 4907 del 2012, con un picco nel 2011 di 5115. Destano impressione i numeri del condono edilizio, con quasi 8mila giacenze. Ma la definizione delle pratiche, fanno sapere dagli uffici di via Nazario Sauro, è spesso ritardata dagli stessi utenti.
Piercarlo Cicero