Rassegna Stampa

La Nuova Sardegna

Buon viaggio Cagliari sognando uno stadio

Fonte: La Nuova Sardegna
11 luglio 2013

Rossoblù al lavoro da ieri ma resta l’incognita del Sant’Elia

SERIE A»IL RADUNO ROSSOBLÙ


 

di Roberto Muretto

INVIATO AD ASSEMINI

 E’ cominciata un’altra avventura. La nona consecutiva nel campionato di serie A. Dopo una stagione travagliata ma chiusa con un bilancio positivo e risultati eccellenti (undicesimo posto e salvezza in cassaforte con due mesi di anticipo, Astori e Sau gli ultimi convocati in maglia azzurra), il Cagliari ieri pomeriggio è tornato al lavoro con nuove speranze e un entusiasmo che non è mai venuto meno. Con quali obiettivi? Prima di tutto mantenere la categoria, che forse al presidente Massimo Cellino non basta più. Il «nuovo» allenatore Lopez, che ha scavalcato Pulga come numero 1 della panchina rossoblù, ne prende atto. Ma dipenderà dal mercato, dalle partenze e dagli arrivi. Nainggolan e Astori hanno le valigie pronte ma potrebbero disfarle. Fino al 31 agosto, giorno in cui la campagna acquisti-cessioni si concluderà, può succedere di tutto. Una sola, per il momento, la faccia nuova. Quella del difensore centrale greco, Marios Oikonomou. Ma presto ce ne saranno altre. Lo stadio. Un problema irrisolto. Lo scorso campionato il Cagliari ha vagato per l’Italia. Cinque partite giocate lontano dalla Sardegna. Le altre, in maggior parte a porte chiuse, come chiuse per lungo tempo sono state le porte del carcere per il presidente Cellino. I tifosi hanno sofferto, si sono sentiti penalizzati, soli, abbandonati. Hanno vissuto questa situazione con disappunto e tanta amarezza. E non sanno che cosa gli riserverà il futuro. Il loro amore per i colori rossoblù non è mai venuto meno, lo hanno dimostrato anche ieri invadendo il Centro sportivo «Ercole Cellino» per il primo allenamento. Allo stato attuale, però, il Cagliari dovrebbe giocare tutte le partite casalinghe a Trieste. C’è l’ipotesi di un ritorno al Sant’Elia. Ma i lavori di riqualificazione dello stadio nato subito dopo lo scudetto non sono ancora cominciati nonostante la società rossoblù e il Comune si sono idealmente stretti la mano. E se anche il Cagliari chiederà di giocare la prima partita in trasferta, il primo settembre dovrebbe esordire davanti al proprio pubblico. Per quella data lo stadio di via Vespucci sarà pronto? Azzardare previsioni è impossibile. A far sperare è solo l’ottimismo di Massimo Cellino: «Se in tempi rapidi ci danno l’ok per iniziare i lavori, non giocheremo nemmeno una partita a Trieste». L’investitura. Diego Lopez si è iscritto al corso di Coverciano per ottenere il patentino di prima categoria. Adesso è ufficialmente lui l’allenatore del Cagliari, Pulga sarà il suo vice. Una coppia che ha svolto un ottimo lavoro e si è meritata sul campo la conferma, anche se non va dimenticato che Cellino ha avuto la tentazione di affidare la squadra a Gianluca Festa. Ma forse lo ha fatto più per provocazione. In ogni caso, indirettamente, ha mandato un avvertimento ai due del tipo: quello che avete fatto non conta più, siete sempre sotto esame. «Nessuno deve sedersi o rilassarsi», ha detto recentemente il patron. L’sms non lascia dubbi. Il ritorno. Nicola Salerno ha preso il posto di Francesco Marroccu che lascia dopo otto anni. Tra lui e Cellino c’è grande feeling e i due stanno lavorando fianco a fianco per molte ore al giorno. Salerno è un esperto di mercato, ha sempre concluso ottimi affari, anche se il presidente sta seguendo in prima persona le trattative che vedono protagonisti Nainggolan e Astori. I due hanno un sogno: portare il Cagliari in Europa League. Ma il nodo da sciogliere è sempre lo stesso: lo stadio.