Rassegna Stampa

Sardegna Quotidiano

Al mese 200 nuovi poveri e la Tares darà la mazzata finale

Fonte: Sardegna Quotidiano
10 luglio 2013

Bilancio

 

MUNICIPIO Il sindaco presenta in consiglio i conti del Comune Spaventano i numeri delle politiche sociali: «Ma con i risparmi servizi invariati». Poi Zedda lancia l’allarme sulla nuova tassa

Un ritmo di crescita costante, soprattutto negli ultimi mesi, quello dei nuovi poveri che si rivolgono al Comune. Una media di duecento nuove richieste ogni mese: 1050 a gennaio, 1295 a febbraio, 1498 a marzo e ben 1520 ad aprile: è questo il totale di chi ha beneficiato di denari “sociali” per far fronte alle emergenze. Se a gennaio la spesa è stata di 317mila euro, tre mesi fa si è raggiunta la quota di 466mila euro. I numeri li fornisce il sindaco Massimo Zedda, nel presentare all’aula il bilancio di previsione 2013. La manovra economica, si sa, è di 478 milioni di euro, e confluiscono oltre 750mila euro in più sulle Politiche sociali (totale di oltre 50 milioni). E non manca l’incubo Tares: se il governo nazionale la trasforma in realtà, la nuova tassa sui rifiuti rischia, a dicembre, di far alleggerire il portafoglio, oltre che dei cagliaritani in genere, dei tanti commercianti e ristoratori. Infatti, se con la Tarsu la rosa di spesa toccava 140 categorie sociali, la nuova Tares racchiude tutti in trenta voci. Poveri attuali e possibili nuovi indigenti, insomma. «I soldi garantiti ai poveri sono tutti del Comune, grazie al fondo unico abbiamo scelto di convogliare più fondi in quel settore.

No alle polemiche sterili e inutili, non si scherza sulle questioni di povertà», ammonisce il primo cittadino, appena sente dai banchi dell’opposizione la frase «a volte il comune non riesce a dare mai i soldi ai poveri». Sulla possibile “macelleria” della Tares, Zedda è chiaro: «L’unica categoria che pagherebbe di meno è quella delle banche, mentre chi ha una trattoria si vedrebbe costretto a pagare molti soldi in più, visto che con la Tares include i costi della corrente elettrica e dei dipendenti comunali già assunti che lavorano nei servizi tecnologici, un’assurdità. Aprirò un ragionamento sul tema con la Camera di commercio e gli altri enti cittadini che curano aspetti legati al mondo del commercio», promette Zedda. In novanta minuti di analisi il sindaco ricorda le grane legate al patto di stabilità, vincoli e tagli romani e regionali e l’incertezza dell’Imu. «Grazie alla pulizia di bilancio, riusciamo a non ridurre nessun servizio, mi auguro che il governo nazionale allenti il patto di stabilità, è mia intenzione approvare il bilancio definitivo entro dicembre». Ieri mattina Zedda ha incontrato in Municipio le segreterie territoriali di Cgil, Cisl e Uil, per confrontarsi sul bilancio. Preoccupazione condivisa per la Tares, «serve una battaglia nazionale » e i sindacati chiedono a Zedda di aprire « “tavoli di concertazione istituzionalizzati, da settembre». P. R.

AZZARDO CUGUSI (PD): SUSSIDI PER GIOCARE

Soldi, avuti dalle politiche sociali e spesi nel gioco d’azzardo. «Sei mesi fa dei denari erogati dalle politiche sociali sono stati spesi in delle slot machines a Is Mirrionis. Sei mesi dopo, dall’assessorato stesso non si sa ancora nulla», dice il Pd Claudio Cugusi, durante gli interventi in aula per l’ordine del giorno presentato dall’Idv Nando Secchi dal titolo “Manifesto per la legalità contro il gioco d’azzardo”. Cugusi ricorda anche che «non è vero che come comune non si possa fare nulla. Certo, non possiamo fare leggi, però nel bando per il De Minimis non accettiamo domande di chi vuole fare impresa con le slot machines ». Molti consiglieri di maggioranza e opposizione hanno voluto dire la loro, tra chi si è detto “scettico” sull ’efficacia del documento e chi ha sostenuto la “bontà” del documento. Che passa con 24 sì.