Rassegna Stampa

Sardegna Quotidiano

Asfalto di buche e rattoppi ogni anno 400 richieste di danni

Fonte: Sardegna Quotidiano
8 luglio 2013

Strade

 

COMUNE Dopo gli interventi sui sottoservizi spesso restano voragini coperte male. Chessa, Pd: dialogo aperto con Abbanoa L’assessore ai Lavori pubblici: hanno migliorato ma vigiliamo

Ogni anno circa 400 cagliaritani si rivolgono all’ufficio sinistri del Comune (che dipende dagli Affari generali) per lamentare un danno subito a causa di una buca su strada pubblica. Spesso il torto è dell’amministrazio - ne comunale ma non sempre: una buona fetta di scivolate, distorsioni e relative ingessature (l’ultimo caso è quello di Massimo Cugusi, consulente aziendale caduto in moto mercoledì notte tra via Arezzo e via Milano, perché il mezzo ha perso l’aderenza col terreno a causa di una buca ricoperta solo con sabbia da operai non comunali) è legata a rattoppi, scadenti, realizzati da parte di società incaricate da Abbanoa. Per tutti questi casi, da via Roma esce una lettera indirizzata alla società idrica, che deve sobbarcarsi il possibile indennizzo da elargire al privato infortunato. Una media elevatissima, quindi, quella dei cagliaritani vittime di voragini, spesso causate da vetuste tubature che esplodono ogni tre per due. Lasciando da parte tutte le volte che la colpa è del Comune, sulle inadempienze di Abbanoa la maggioranza cittadina, anche col supporto dell’op - posizione, è riuscita a muovere qualche passo. Anche se si può sempre fare meglio. «Chiederò a breve un report di Abbanoa, che è stata sensibilizzata su questi problemi con molto vigore da parte nostra, ma anche col supporto dell’opposizione. Stiamo continuando a compiere tutte le azioni in nostro potere per arrivare alla soluzione di questo serio problema», spiega il Pd Maurizio Chessa, presidente della commissione Lavori pubblici, «le interlocuzioni con Abbanoa sono state numerosissime, e continueranno a esserci anche nel futuro», assicura Chessa, tanto più che «la mia commissione ha chiesto report mensili su tutti i lavori di nostra competenza, concetto che si riverbera anche su Abbanoa, visto che il Comune ne detiene una quota societaria». Sono numerosi e quasi all’ordine del giorno i casi di tubi dell’acqua che scoppiano sottoterra e spaccano il manto stradale. Lo sanno i cittadini, spesso vittime di disagi e, andando male, danni. Luisa Anna Marras, assessore comunale ai Lavori pubblici, è fin troppo chiara: «In casi simili la competenza è chiarissima, appartiene ad Abbanoa. Abbiamo già manifestato varie volte la nostra soddisfazione legata al fatto che la società idrica si sta dando da fare per evitare il ripetersi di fatti simili», afferma l’assessore. Certo, molte voragini su strada sono colpa del Comune. «Anche noi dobbiamo compiere molti margini di manovra per operare tutte le manutenzioni del caso», assicura la Marras. Paolo Rapeanu

I RITOCCHI SI LAVORA MA POI SI RIAGGIUSTA

Buche “aggiustate ” per modo di dire, ma poi gli operai devono tornare all’opera. I ripristini ordinati da Abbanoa, negli ultimi anni, sono stati ben 1800. Cosa succede? Semplice: la società idrica appalta gli interventi a una società privata, che svolge i lavori in maniera tutt’altro che ortodossa. Ma, se prima i costi ovviamente salivano, adesso la musica è cambiata. «So che Abbanoa ha approntato una bozza di contratto con le società che devono intervenire sulle buche causate dai tubi rotti, che prevede penali pesantissime, in modo tale che chi esegue il lavoro si attenga alle disposizioni del capitolato», spiega Maurizio Chessa (Pd), «bisogna evitare che si crei quella catena di Sant’Antonio dove chi deve risarcire il soggetto che ha avuto un danno, deve a sua volta rivalersi su chi, eseguendo il lavoro male, lo ha truffato».