Rassegna Stampa

Sardegna Quotidiano

Il Cagliari pressa, ma il Comune aspetta i soldi

Fonte: Sardegna Quotidiano
8 luglio 2013

Sant’Elia

 

Il Cagliari chiede al Comune di potersi accollare i lavori per la «bonifica » del Sant’Elia. Ma la reazione a palazzo Bacaredda è tiepida. Il motivo è sempre lo stesso: prima la società deve saldare il debito. Era stato lo stesso vice presidente Giovanni Domenico Pinna nei giorni scorsi a ribadire che la richiesta del Comune è perentoria: serve il saldo totale per sbloccare il Sant’Elia. I tecnici di entrambe le parti lavorano a stretto contatto per preparare l’inter vento nei minimi dettagli, ma senza fretta. O, meglio, c’è la volontà condivisa di risolvere la questione al più presto ma una volta raggiunto l’accordo per il ritorno al Sant’Elia, con la garanzia che il Cagliari possa cominciare la stagione a Trieste, le acque sono meno agitate. E la data della ipotetica conclusione dei lavori è passata da fine agosto a ottobre. Dopo i danni che ha portato la fretta per costruire Is Arenas, né il Cagliari né il Comune vogliono fare passi affrettati per evitare intoppi e imprevisti. Il progetto e la convenzione sono praticamente pronti, ma finché il Cagliari non salda i due milioni e 300mila euro di debiti la pratica non parte. Nel frattempo procede lo smantellamento dello stadio di Is Arenas a opera della Mcm 2002, che si dovrà occupare anche di rimontare le tribune all’interno del Sant’Elia. Un lavoro che conoscono bene, perché loro stessi avevano montato le tribune all’inter - no dello stadio decadente. A differenza dell’altra volta, però, non ci saranno solo ponteggi sulla pista d’atletica, perché tra i progetti in esame ci sono quelli di sistemare all’interno dello stadio i servizi pubblici e addirittura le parti della main Stand con gli spogliatoi, in modo da sfruttare il meno possibile le parti malandate dello stadio. In attesa dei grandi lavori del futuro.