DIBATTITO. Burocrazia lentissima: accuse alla Giunta dai Riformatori sardi
Scontro tra maggioranza e opposizione sull'edilizia. Ieri, dalla Vetreria di Pirri i Riformatori hanno accusato di inerzia la Giunta Zedda durante l'incontro “L'attività edilizia come motore di sviluppo economico”. Hanno partecipato politici, Confindustria, l'Ordine degli Ingegneri e l'avvocato amministrativista Carlo Castelli.
«Il turismo non esiste, il commercio è morto», ha detto il vicepresidente del Consiglio comunale, Sandro Vargiu, «la Giunta aveva promesso che l'edilizia privata sarebbe ripartita, invece negli ultimi due anni lo scenario è peggiorato». Migliaia le pratiche inevase: «Solo per i condoni edilizi», incalza Vargiu, «si parla di 7.854 pratiche in attesa, appena 915 esaminate in media all'anno e 190 concluse. A questo ritmo, per evaderle quanto ci vorrà?».
Il problema non è tanto l'organico dell'ufficio, composto da 34 tecnici, 14 amministrativisti e 5 componenti dello staff dirigenziale: «È la volontà politica, che manca. Nessuno ha la bacchetta magica, ma qualcosa bisogna farla per forza». Le procedure devono essere snellite: «Cittadini e imprenditori devono avere risposte rapide e certe, invece per installare un ascensore in un palazzo si aspetta in media più di un anno».
I Riformatori presenteranno un ordine del giorno: «Se l'edilizia è in crisi», chiosa Vargiu, «è anche per colpa dei ritardi nell'adeguamento del Puc al Ppr, nella presentazione del Pul e nell'approvazione definitiva del Piano particolareggiato del centro storico». L'architetto Giovanni Campus (ex assessore) ha detto che servirebbe «intelligenza».
Al dibattito hanno partecipato il presidente dell'Ordine degli ingegneri, Sergio Lai, il presidente di Confindustria Sardegna meridionale, Maurizio De Pascale e il capogruppo dei Riformatori, Alessio Mereu. (p. l.)