URBANISTICA L’assessore Frau: «Stiamo correndo per i baretti e lavorando con la Regione per il piano di utilizzo dei litorali». Tavolacci: «Se si chiude la Vas, si finisce entro il 31 dicembre»
«A metà mese i primi chioschi potranno riaprire». L’assessore comunale all’Urbanistica Paolo Frau conferma che il lavoro delle conferenze di servizi è a buon punto. Non senza rimarcare che «se ci avessero dato retta a gennaio, a marzo sarebbero stati già rimontati ». Perché l’idea di smantellare senza certezze sul futuro prossimo non è piaciuta ai gestori, i primi a crederci sono stati quelli delle Palmette alla Prima fermata, che sarà il primo a riaprire. «Stiamo correndo, per riuscire a restituire i chioschi ai cagliaritani prima possibile», spiega Frau. Ma non va dimenticato che la nuova vita dei baretti sull’arenile sarà di breve durata perché le autorizzazioni saranno valide solo fino al 31 dicembre. Entro Capodanno il Piano di utilizzo dei litorali dovrà terminare il suo iter e, in ogni caso, gli attuali manufatti provvisori dovranno essere sostituiti da strutture definitive in base alle regole che fisserà il Pul. A fine febbraio la Regione ha presentato le proprie osservazioni al Pul e alla variante al Puc che è alla sua base: una stroncatura. Una frenata che ha costretto il Comune a riprendere le carte in mano. IL PUL VISTO DALLA REGIONE «Il Pul si basa su quella variante al Puc, per la quale non è ancora finita la fase di Vas (Valutazione ambientale strategica; ndr.) e il Comune sta lavorando per rivederla alla luce delle osservazioni arrivate dalla Regione, ma anche dalla Capitaneria e dal Demanio - spiega Massimiliano Tavolacci, capo di gabinetto dell’assessore regionale all’Urbanistica - se le modifiche alla variante dovessero essere sostanziali sarebbe necessario ripassa re dal Consiglio comunale e i tempi si allungehrebbero». La bocciatura da parte della Regione non era piaciuta a palazzo Bacaredda, che l’aveva presa come un bastone messo tra le ruote di proposito. Ma al loro ultimo incontro il governatore Cappellacci e il sindaco Zedda hanno affrontato anche il caso Poetto e deciso di cercare di collaborare per trovare una soluzione. «In effetti i rapporti tra tecnici si sono intensificati - aggiunge Tavolacci - e comunque se si chiude la Vas e tutto, ma proprio tutto, dovesse filare liscio, ci sarebbero ancora i tempi per concludere in tempo, prima del 31 dicembre » . LA VERSIONE DEL COMUNE «È vero che si è rinforzata l’i nte r l o c uzione con la Regione, ma la nostra squadra è a lavoro da tempo per sistemare la variante - spiega Paolo Frau - i tecnici, preso atto delle osservazioni prevenute, stanno cercando le soluzioni perché il caso cagliaritano è un’eccezione: abbiamo una spiaggia urbana e vogliamo fare in modo che lì ci possano essere manufatti aperti per tutto l’anno per accontentare il desiderio dei cagliaritani». Tra le contestazioni della Regione c’è l’avanzamento dei chioschi verso il mare. «Il progetto era nato per consentire la creazione di un sistema dunale alle spalle, ma terremo conto delle osservazioni - spiega l’assessore comunale all’Urbanistica - A che punto è la Vas? A ottimo punto, le modifiche che stiamo apportando alla variante sono legate alle osservazioni prevenute proprio durante la fase di Vas e dovremmo riuscire a ultimare tutto il più presto possibile». Se dovesse essere rispettata la tabella di marcia a fine anno si potrebbe arrivare all’approvazione del Pul e per il Poetto comincerebbe una nuova era. Anche questa di breve durata, però. «Le concessioni sono state prorogate al 2020 - conclude Tavolacci -ma a quel punto dovranno essere messe a gara e chiunque potrà partecipare per ottenere una concessione al Poetto, non solo gli attuali titolari». Marcello Zasso