Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Gabor Pinna si dimette

Fonte: L'Unione Sarda
3 luglio 2013

COMUNE. L'esponente della giunta ha scelto di restare dirigente nella Sfirs

 

L'assessore al Patrimonio lascia: è incompatibile

 


L'ultimo orientamento dell'Anci non lasciava scampo: le nuove norme della “legge anticorruzione”, che regolano anche i casi di incompatibilità negli enti locali, sono retroattive. E così l'assessore al Patrimonio Gabor Pinna, per evitare imbarazzi - sia da parte del Comune, sia nella Sfirs - ha preferito presentare le proprie dimissioni. Scelta nell'aria da qualche giorno e ufficializzata lunedì sera, con una lettera indirizzata al sindaco. È stato lo stesso Massimo Zedda ad annunciarlo all'aula consiliare in apertura di seduta ieri sera.
DOPPIO INCARICO Pinna fino a ora si era diviso tra le due cariche: quella storica, di dirigente della Sfirs (la società finanziaria della Regione), a cui si è aggiunta due anni fa quella di assessore al Bilancio e Patrimonio nell'amministrazione comunale cagliaritana. Ma tra le «disposizioni in materia di inconferibilità e incompatibilità di incarichi presso le pubbliche amministrazioni e presso gli enti privati in controllo pubblico», c'è un passaggio che impedisce un doppio incarico di questo tipo. E visto che Pinna non aveva lasciato il suo posto alla Sfirs né chiesto - come hanno fatto alcuni suoi colleghi in Giunta - l'aspettativa non retribuita, rientrava perfettamente nella previsione della norma.
L'INCOMPATIBILITÀ Ecco perché ha trovato applicazione il terzo comma dell'articolo 12 del decreto, secondo cui «gli incarichi dirigenziali, interni ed esterni, nelle pubbliche amministrazioni, negli enti pubblici e negli enti di diritto privato in controllo pubblico di livello regionale», com'è la Sfirs, sono incompatibili «con la carica di componente della Giunta o del Consiglio di una Provincia, di un Comune con popolazione superiore ai 15.000 abitanti». Come ha ricordato Zedda, il Comune - insieme a tante altre amministrazioni - aveva chiesto un aiuto all'Anci, che «prima ha sostenuto l'irretroattività della norma». Poi in un secondo orientamento diffuso nei giorni scorsi, «ha sostenuto definitivamente l'applicabilità anche alle nomine fatte prima dell'entrata in vigore della norma», come appunto quella dell'assessore al Patrimonio.
LA LETTERA Zedda ha letto la lettera di dimissioni di Pinna, che ha deciso di lasciare l'incarico in Comune «per sollevare dall'imbarazzo sia l'amministrazione sia l'ente d'appartenenza», cioè la Sfirs. L'assessore dimissionario ha ringraziato i dirigenti, i dipendenti e i consiglieri comunali. Zedda ne ha approfittato per elogiare Pinna e precisare: «Non era certo mia intenzione ritirargli le deleghe». Bilancio e Patrimonio ora verranno gestiti «ad interim» dal sindaco, che dovrà controllare in prima persona la delicata fase di approvazione del documento di previsione da parte del Consiglio. La settimana scorsa la delibera ha ricevuto il via libera della Giunta, ora verrà esaminata dalle commissioni per essere varata prima delle ferie estive.
PIGLIARU IN POLE Le dimissioni, non programmate, daranno probabilmente il via al rimpasto delle deleghe in Giunta. Zedda trova libera (o sarebbe meglio dire scoperta, vista la fiducia e il buon rapporto che lo legano a Pinna) una delle caselle fondamentali dell'esecutivo. Per il ruolo sarebbero già stati contattati alcuni possibili sostituti. Uno di questi potrebbe essere il docente universitario Francesco Pigliaru. Ma è probabile che i cambi ai vertici degli assessorati non si fermino qui.
Michele Ruffi