Rassegna Stampa

web Castedduonline.it

Murales a S.Elia, panchine a S.Michele: Il Comune premia la fantasia

Fonte: web Castedduonline.it
2 luglio 2013

    L'iniziativa

di
Rossella Brenna

Lunedì 01 Luglio 2013 | 13:40

Muri e panchine a colori: una scommessa per i ragazzi
Cinquantamila euro del Comune per scommettere sulla"fantasia" delle periferie. Sui murales a sant'Elia, sulle panchine colorate a San Michele, sulla città a colori disegnata dagli abitanti.
"Siamo soddisfatti dei risultati ottenuti in un anno dall'attività educativa di strada, alla quale hanno aderito tantissime famiglie delle periferie di Cagliari che hanno dimostrato la voglia di riscatto, la voglia di rischiare, la voglia di farsi sentire" Queste le parole di Susanna Orrù, assessore ai servizi sociali, con cui stamattina in Comune ha voluto iniziare il discorso sull'attività del progetto 'Un lavoro di comunità', che in un anno ha raggiunto degli obbiettivi che forse all'inizio non si potevano nemmeno immaginare.
Gli educatori delle due cooperative, 'Promozione sociale' per sant'elia e 'Passaparola' per San Michele hanno coinvolto tantissimi ragazzi e le rispettive famiglie a modificare e cambiare gli spazi in cui vivono per renderli più accoglienti e più vicini a loro, ma non solo.
Oltre ad utilizzare i colori e l'arte grafica per cambiare la loro casa, ci sono state tante altre attività, fra le quali gite, laboratori musicali, eventi sportivi e uscite varie per incontrarsi, riunirsi e stare insieme.
"Forse alcuni possono ritenere questo progetto marginale, non di fondamentale importanza rispetto alle tante emergenze da risolvere nella nostra città, ma la prevenzione è importantissima e attraverso queste attività si sono ottenuti dei risultati incredibili e concreti che, a lungo andare, renderanno migliore la nostra società" interviene Fabrizio Rodin, presidente commissione politiche sociali, fermamente convinto dell'importanza e dei risvolti positivi che tale progetto avrà nella nostra città.
Presenti anche alcuni dei tanti educatori che si sono impegnati per aiutare questi ragazzi e le loro famiglie e che piano piano, in punta di piedi, si sono presentati e sono riusciti a diventare dei punti di riferimento ai quali rivolgersi per qualsiasi necessità, per qualsiasi domanda.
"Noi accompagnamo i ragazzi verso la legalità, li spingiamo a chiedere aiuto ma non ci sogneremo mai di fare la spia, di rivelare quello che loro ci raccontano. Siamo i loro amici, i loro confidenti e ci possono chiedere qualsiasi cosa. Ci è voluto del tempo per creare un tale rapporto di fiducia e non vorremmo mai che tale fiducia venisse a mancare" Caterina Pisano, educatrice del progetto a sant' Elia, racconta con queste belle parole il rapporto che si viene a creare con i ragazzi una volta che si inizia il percorso insieme.
L'assessore Orrù termina il discorso con una frase molto toccante e che esprime al meglio il senso del lavoro svolto da un anno a questa parte: "Il tema è il colore, il cuore pulsante del progetto che ha portato i ragazzi ad esprimere la loro voglia di esistere in quei quartieri che si, sono in periferia, ma vogliamo che diventino il punto centrale nella visione della nostra città".