Rassegna Stampa

La Nuova Sardegna

«Le dimissioni? Una farsa da Scherzi a parte»

Fonte: La Nuova Sardegna
28 novembre 2008

VENERDÌ, 28 NOVEMBRE 2008

Pagina 1 - Cagliari

L’opposizione accusa la maggioranza di non avere avuto il coraggio delle critiche 



Espa: «Situazione ridicola, il sindaco imputa alla Regione tutti i suoi problemi»




CAGLIARI. Per l’opposizione si è trattato di «Scherzi a parte». Il day after delle dimissioni rientrate del sindaco Emilio Floris (ma erano state solo annunciate) vede la maggioranza compatta, almeno all’apparenza, salvo voci come quella di Ettore Businco (vedasi articolo a lato), mentre l’opposizione va all’attacco. «Le dichiarazioni del sindaco sulle ragioni dell’immobilismo della città di Cagliari (e voglio ricordare non rilasciate in aula senza rispetto per il Consiglio) - afferma Marco Espa, consigliere comunale e regionale del Pd - lasciano esterrefatti e paiono estratti da una puntata di “Scherzi a Parte”. Non c’è proprio alcun pudore: i consiglieri di centrodestra criticano il primo cittadino? È colpa del presidente Renato Soru. La sua maggioranza sbanda? È colpa di Soru. Il centrodestra continua a perdere pezzi? È colpa di Soru. Oramai non ci credono più neanche i bambini».
Ieri pomeriggio il primo cittadino era a Roma assieme agli stati generali di Forza Italia, convocati a seguito della crisi regionale che sta accelerando tutto, compresa la scelta del candidato a governatore della Sardegna da parte del centrodestra. Anche il primo cittadino è in corsa ed è nella rosa da cui il premier Silvio Berlusconi sceglierà il nome. Ma ancora non c’è niente di deciso. Anche se la ritrovata unità della maggioranza comunale va a suo favore. Il sindaco ha infatti giocato bene questa situazione ottenendo, con la minaccia delle dimissioni, di eliminare quasi tutte le voci discordanti e, soprattutto, di avere un centrodestra che vota, compatto, tutto.
Il centrosinistra, però, ha buon gioco nel sottolineare «la situazione grottesca» in cui la maggioranza dei consiglieri fa una serie di critiche e poi le ritira poco dopo. «Tanto rumore per nulla», commenta ironico Massimo Zedda (Sinistra democratica). «Di fatto - continua - tutte le critiche che noi facciamo sull’immobilismo di questa Giunta restano e, questa volta, anche confermate dalla maggioranza, la cui marcia indietro non è credibile». Secondo Andrea Scano i gruppi che appoggiano l’esecutivo «si sono ricompattati per motivi elettorali, ma sanno benissimo che l’immobilismo esiste, anche perchè è sotto gli occhi di tutti».
Con questi comportamenti, continua Espa, il sindaco Floris dimostra di avere anche poco stile, «contrariamente a Soru che ha avuto il coraggio di fare chiarezza dando le dimissioni e assumendosi la responsabilità di dire che non aveva la completa fiducia della sua maggioranza». Espa ricorda anche che, a Cagliari, il sindaco Delogu mise in mora la sua maggioranza per analoghi motivi: scelte dolorose ma che evitano continui ricatti. Non mi sembra che nessuno di questi si sia mai appellato a dare colpe inesistenti ad altri per giustificare i propri problemi». Per tutti questi motivi «forse un atto di coraggio da parte del primo cittadino, senza la cantilena contro mamma Regione, sarebbe stato più congruo rispetto alle lacerazioni della sua maggioranza che tuttora permangono, come ci dicono fuori microfono i consiglieri del centrodestra».
Un fatto incredibile, precisa Ninni Depau (capo gruppo del Pd), «dopo tutto quello che è capitato il sindaco Floris non ha avuto nemmeno il rispetto istituzionale di presentarsi in aula per spiegare che cosa stava capitando e, se non altro, per dare la sua versione dei fatti. Anzi, ha fatto di tutto per evitare il confronto e per non dar luogo a un dibattito che, vista la situazione, era doveroso. Invece la maggioranza sta dimostrando di voler votare tutto, anche senza conoscerlo, come è capitato per gli emendamenti, fatti passare senza battere ciglio, all’assestamento di bilancio».