Rassegna Stampa

Sardegna Quotidiano

«Troppi pericoli e non smontai i vecchi chioschi»

Fonte: Sardegna Quotidiano
28 giugno 2013

ACCUSE A FLORIS

 

Ha spiegato quale fu l’iter che portò alla firma delle ordinanze che nel maggio 2011 fermarono le ruspe pronte a smantellare i baretti del Poetto. In tanti - dirigenti, protezione civile e il capo della municipale - come ha spiegato Emilio Floris, allora sindaco, oggi senatore del Pdl, temevano quell’in - tervento che sarebbe stato un pericolo per i bagnanti, la viabilità e un enorme disagio sul fronte parcheggi. Queste, in estrema sintesi, le spiegazioni fornite dall’ex primo cittadino sentito, ieri mattina, davanti al gup Giampaolo Casula che dovrà decidere se rinviarlo a giudizio o meno. Floris (difeso dagli avvocati Rita Dedola e Francesco Marongiu) è accusato di falso e abuso d’ufficio proprio per aver firmato - il 14 maggio 2011, sabato mattina, allo scadere del suo mandato - le ordinanze “salva chioschi”. Le stesse contestazioni sono mosse anche all’ex direttore generale del Comune Pietro Cadau (difeso dall’avvo - cato Michele Schirò). L’udienza è stata rinviata al prossimo 18 luglio quando si deciderà se accedere a un rito aletrnativo. Nel dettaglio: nel 2011 Cagliari si preparava ad eleggere il nuovo sindaco dopo 10 anni di amministrazione Floris. L’appuntamento alle urne era fissato per il 15 e 16 maggio e le campagna elettorale era stata combattuta su diversi temi cari alla città tra cui anche il futuro della spiaggia dei centomila. Del resto che la demolizione dei chioschi fosse solo questione di tempo lo si sapeva da anni visto che dal 5 novembre 2009 sulle strutture gravava un ordine di demolizione, firmato dopo le verifiche nate a seguito dell’inchiesta - condotta dal pm Gaetano Porcu - per violazioni paesaggistiche, urbanistiche e per occupazione illegale di suolo pubblico e sfociata quest’anno nella condanna dei gestori di 17 chioschi. L’ordine di demolizione stava per essere ottemperato proprio nella calda primavera elettorale ma, dopo una conferenza dei servizi, venne bloccato dalle ordinanze firmate il giorno prima del voto, di sabato mattina e motivate dal fatto che lo smantellamento dei chioschi sulla spiaggia avrebbe rappresentato un pericolo per l’incolumità dei bagnanti oltre che per l’ordine pubblico e la viabilità. M.B.