Rassegna Stampa

La Nuova Sardegna

Premi agli studenti rom, la laurea non è un sogno

Fonte: La Nuova Sardegna
28 giugno 2013

L’assessore Orrù:«L’integrazione nella legalità passa per l’istruzione» Dopo la chiusura del campo-lager sulla 554 profitti scolastici migliorati

COMUNE»BORSE DI STUDIO




CAGLIARI Teresa vuole iscriversi all'Università. E punta alla laurea. Cristian chiederà appena possibile la cittadinanza italiana. Anche perchè il suo sogno è quello di arruolarsi in Marina. Sono due dei sei vincitori delle borse di studio per ragazzi rom messe a disposizione – e siamo già all'undicesima edizione – dalla Fondazione Anna Ruggiu in collaborazione con l’Unicef e con il contributo di Fondazione Banco di Sardegna. La buste con gli assegni da mille euro sono state consegnate ieri mattina durante una cerimonia in aula consiliare in Municipio a Milena Dragutinovic, istituto Niccolò Tommaseo, Susanna Halilovic, Merfina Selimovic e Teresa Sulejmanovic dell'alberghiero Gramsci di Monserrato, Sanela Marjanovic, (Buonarroti di Guspini) e Cristian Milanovic, (Paglietti di Porto Torres). Tutti ragazzi rom. Un premio e un incoraggiamento ad andare avanti. «Per noi la soddisfazione più grande – ha detto Rossella Onnis, del comitato Unicef – sarebbe che i ragazzi andassero all'Università. Ci sono tanti rom laureati e affermati in Italia: il punto di partenza è l'istruzione». Il Comune è convinto che l’istruzione è la carta migliore per l’integrazione, senza barriere e pregiudizi, ma nel rispetto di regole e culture. Il primo passo è stato l'eliminazione del campo rom sulla 554, vergogna non per i roma ma per i cagliaritani. Come hanno ripetuto i loro docenti, con il trasferimento negli appartamenti messi a disposizione dalla Caritas, sono migliorati frequenza e profitto degli studenti dalle elementari alle superiori. «C’è ancora molta strada da fare – ha detto l'assessore ai Servizi sociali Susanna Orrù – ma stiamo ottenendo dei risultati incoraggianti in un percorso che coinvolge non solo l'istruzione, ma anche l'inclusione abitativa e sanitaria». Durante la consegna dei premi le insegnanti hanno raccontato le storie dei vincitori della borsa. Una su tutte quella di Teresa, punto di riferimento per i compagni, brava a scuola e negli stage: andrà in quinta all'Alberghiero, si diplomerà e avrà la qualifica di “tecnico di servizi della ristorazione”. Una ragazza che ha manifestato l'intenzione di non fermarsi lì: vuole la laurea. Durante la cerimonia è stato proiettato anche un frammento del film del regista sardo Peter Marcias “Dimmi che destino avrò”. Protagonista Alina, una ragazza di origine rom che torna a Cagliari, tra la sua comunità, dopo essere stata per tanti anni a Parigi. (s.a.)