Rassegna Stampa

La Nuova Sardegna

Quattrocento alla contromanifestazione

Fonte: La Nuova Sardegna
25 giugno 2013

Cagliari, il centrosinistra critica il governatore e ribatte: «Delimitiamo subito i punti franchi nei porti»




CAGLIARI I sindaci che contestano il percorso scelto dal presidente Cappellacci per arrivare alla zona franca hanno riempito la sala convegni del T-hotel a Cagliari. C’erano 400 persone, quasi a bilanciare l’altra manifestazione, quella della giunta a Roma. C’è il presidente dell’Anci, Cristiano Erriu, il quale aveva accusato Cappellacci di «scorrettezza istituzionale» per aver detto che a Roma avrebbe fatto l’appello dei sindaci presenti. Ma al di là della polemica politica, in molti hanno preferito entrare nel merito. Il sindaco di Sassari, Gianfranco Ganau, presidente del Consiglio delle autonomie locali, spiega: «L’eliminazione della quota del 90% dell’Iva e del 75% delle accise comporterebbe una minore disponibilità nel bilancio regionale di 3 miliardi di euro». Ganau ha introdotto la mobilitazione alla quale si sono aggiunti molti esponenti del centrosinistra, tra cui il segretario del Pd Silvio Lai, Antonello Cabras, Federico Palomba, Giacomo Spissu. Secondo Gianfranco Ganau, «piuttosto che imboccare strade senza uscita occorre riprendere l’articolo 12 dello Statuto e delimitare i punti franchi nei porti della Sardegna, riproponendo in altri territori il modello della zona franca urbana per il Sulcis e che porterà vantaggi fiscali per le imprese che si installano in quei comuni». Palomba ha una posizione netta: «Non si può dire sempre di no». L’Idv accusa: «Da 15 anni la Sardegna potrebbe già godere di sei zone franche collegate con i principali porti, quelle indicate nel decreto Palomba del 1998». Insomma, zona franca sì - per l’Idv - ma circoscritta. «I sardi sarebbero autorizzati a considerare strumentali e pregiudizievoli i comportamenti di chi, prima di parlare a favore o contro su questo tema», dice Palomba, «non si adopera per attuare le opportunità che abbiamo». Alla mobilitazione anche una delegazione del Popolo antiequitalia, uno dei primi movimenti a fondare i Comitati pro Zona franca. «Non servono le spaccature e questo argomento non può essere usato per la campagna elettorale – ha detto Fabrizio Fadda – la discussione deve esser tecnica e non partitica per arrivare a dare alla Sardegna la facoltà di poter applicare