Rassegna Stampa

Sardegna Quotidiano

Regione, Cagliari e Lega un vertice per lo stadio

Fonte: Sardegna Quotidiano
21 giugno 2013

IL FUTURO IN GIOCO

 «Un confronto con il Cagliari e la Lega Calcio per trovare una soluzione per la questione stadio sia per il prossimo campionato sia per il futuro». Il governatore Ugo Cappellacci ha invitato il presidente del Cagliari e quello della Lega Calcio a sedersi allo stesso tavolo per chiarire la questione stadio. Massimo Cellino ha già dato la sua disponibilità a partecipare all’in - contro previsto per martedì, in attesa della risposta di Maurizio Beretta. Il presidente della Regione ha proposto l’incontro «al fine di dirimere definitivamente la problematica relativa all’impianto sportivo necessario alla società Cagliari Calcio che rappresenta la nostra Regione nella massima serie italiana, e per consentire alla stessa società di affrontare con serenità il prossimo campionato». Neanche un velato riferimento all’ormai condannato a morte stadio di Is Arenas. L’INCONTRO CON CONTINI La decisione di Cappellacci è arrivata dopo il colloquio di ieri mattina con il sindaco di Quartu, che al termine aveva dichiarato: «Occorre una serie di incontri per chiarire tutti i problemi e arrivare al raggiungimento di un obiettivo che a questo punto coinvolge tutta l’isola. Certo, mi piacerebbe che il Cagliari giocasse a Quartu, ma c’è una priorità. Un interesse che accomuna tutta la Sardegna: non importa dove, a questo punto, ma il diritto dei sardi è quello di veder giocare la propria squadra nella propria terra. D’altra parte Quartu è nata proprio come situazione temporanea per evitare che il Cagliari giocasse QUARTU Contini ha chiesto al governatore un tavolo tra gli enti per il campo: non importa dove, ma si giochi in Sardegna lontano dalla Sardegna». Le consulenze tecniche depositate in Procura hanno di fatto scritto la parola fine su Is Arenas, e Contini forse è rimasto uno dei pochi a sperare in un salvataggio in extremis: «Ritengo sia necessario l’intervento di tutte le Istituzioni affinché Is Arenas possa essere la sede del Cagliari Calcio». Martedì il sindaco di Quartu aveva chiesto al presidente Cellino di indicare Is Arenas come stadio per il prossimo campionato, cominciando a porte chiuse se non fosse arrivata in tempo l’agibi - lità ma il giorno dopo, mentre Contini era riunito con la maggioranza, Cellino ha deciso di puntare su Trieste e le perizie di parte depositate in Procura hanno minato alla base l’intero progetto Is Arenas.

LA PERIZIA DEL CAGLIARI A prescindere dal fatto che il Cagliari possa tornarci o meno, la società ha deciso di fare la sua parte e nei prossimi giorni sarà presentata un’altra relazione di consulenza tecnica, stavolta non richiesta dal sostituto procuratore Enrico Lussu che coordina le indagini. Sarà il giudice poi a formarsi una sua opinione in base agli elementi presenti nelle due valutazioni contrapposte. L’urbanista Sandro Roggio e l’ingengnere strutturista Cristina Onnis hanno svolto il loro lavoro per conto della Procura mentre un pool di esperti (sardi e non) sta eseguendo una contro-consulenza per conto di viale La Playa. Non è stato emesso alcun provvedimento per lo stadio, che non è sotto sequestro, ma in attesa degli sviluppi dell’inchiesta, la situazione a Is Arenas sembra così compromessa che da Villa Devoto non è arrivata neanche una parola sullo stadio quartese. Nei giorni scorsi Cappellacci ha incontrato anche Massimo Zedda e tra i vari argomenti trattati non è mancato il Sant’Elia: entrambi hanno mostrato la volontà di riportare il Cagliari a giocare nella sua casa. L’i nv ito al confronto che ieri il governatore ha rivolto a Cagliari e Lega serve per trovare «una soluzione che tenga il Cagliari nell’isola e che consenta di avere uno stadio adeguato alle esigenze della squadra e dei tifosi - ha spiegato Ugo Cappellacci - per questo occorre sgombrare il campo da posizioni preconcette e avviare un percorso che porti ad un punto di incontro delle diverse volontà».

I PROBLEMI DI QUARTU Le perizie hanno fatto emergere vari aspetti critici nella progettazione dello stadio in via Beethoven. Non sarebbero stati rispettati i vincoli di natura ambientale e paesaggistica e in Comune non sarebbero stati fatti tutti i passaggi previsti per una pratica di questo tipo. Ma anche dal punto di vista tecnico sarebbero emersi problemi, secondo la perizia la struttura non si potrebbe definire amovibile, come sarebbe invece dovuto essere lo “stadio temporaneo Is Arenas”. Su Is Arenas Contini ha giocato il tutto per tutto, rimettendoci la libertà, e ieri ha precisato che «l’a mministrazione che guido non si è mai allontanata dall’obiettivo che si è posta fin da principio, ossia di offrire al Cagliari Calcio la possibilità di giocare in Sardegna, a Quartu, in uno stadio che tra l’altro è già stato dichiarato “a norma” dagli organi competenti », specificando che non c’è nessuna firma che il Comune possa mettere prima dell’agibilità. Marcello Zasso