Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Salis e gli altri tra la Sardegna e l'Inghilterra

Fonte: L'Unione Sarda
20 giugno 2013

Al via “My jazz islands”

 

Una rassegna dedicata a due isole, la Sardegna e l'Inghilterra, che da oggi a sabato si specchia nel mare di Cagliari su cui si affaccia il Lazzaretto, teatro della prima edizione di “My jazz islands”, organizzata dalla cooperativa “Forma e poesia nel jazz” con la complicità della cantante-attrice-regista Filomena Campus. E la collaborazione del jazz club londinese Soho Pizza Express e dell'Istituto italiano di cultura, per quanto riguarda la seconda parte del festival che si terrà a Londra a novembre.
Tre intense giornate di musica ma non solo. Ci saranno degustazioni di prodotti biologici (ogni sera dalle 20, con l'aiuto della Coldiretti del capoluogo), video installazioni (“Colori d'ottone” di Marco Benevole), presentazioni di libri (“L'Italia degli altri”, domani alle 19,30 con Mauro Fortunato, scrittore e critico letterario de L'Espresso), corsi di memoria (sabato alle 19 con Iolanda Mason, esperta di tecniche di memoria e apprendimento efficace). «Sono orgogliosa di questa iniziativa, dice la cantante di Macomer: «L'idea è di creare un ponte tra Sardegna e Inghilterra, tra Cagliari, dove ho vissuto per tanti anni e ho iniziato a cantare, e Londra, la città dove risiedo dal 2001».
A inaugurare, questa sera alle 22,30, l'inedito duo composto dal pianista-fisarmonicista Antonello Salis e Orphy Robinson, eclettico vibrafonista che ha suonato con Don Cherry, Lester Bowie, Winton Marsalis, gli ex Soft Machine Robert Wyatt e Hugh Hopper, Nick Mason, batterista dei Pink Floyd. Domani, alle 21,30, sarà la volta del progetto “Jester of jazz”, a cui Franca Rame collaborò con la scrittura di un brano: alla grande attrice è dedicato il festival. Con Filomena Campus ci saranno Steve Lodder, pianoforte, Dudley Phillips, contrabbasso, Martin France, batteria, e Salis in veste di guest. Sabato, il concerto-spettacolo di chiusura, “Italy vs England”, con il quartetto della Campus, Robinson e Stefano Benni, autore di tutti i testi, tranne uno di Shakesperare e uno di Eliot.
Carlo Argiolas