CAGLIARI. Dragaggio del canale di Terramaini per combattere il rischio idrogeologico. Ma anche per regalare definitivamente il corso d'acqua ai cagliaritani e consentire attività sportive e...
CAGLIARI. Dragaggio del canale di Terramaini per combattere il rischio idrogeologico.
Ma anche per regalare definitivamente il corso d'acqua ai cagliaritani e consentire attività sportive e collegamenti interni tra zona porto e parco di Molentargius.
La proposta è stata ribadita questa mattina durante i lavori della commissione Servizi tecnologici: i consiglieri si sono dati appuntamento per un sopralluogo proprio lungo gli argini del canale.
Le procedure per i lavori, secondo quanto emerso dalla riunione di ieri mattina, sono state già avviate: i finanziamenti dovrebbero arrivare dal ministero dell'ambiente, a valere su finanziamenti erogati dal ministero.
Sul fronte della battaglia contro il pericolo allagamenti c'è sempre in ballo il progetto di realizzazione di cinque vasche di accumulo.
Verranno realizzate a Pirri, l'area più colpita storicamente dalle alluvioni. Una potrà contenere 1400 metri cubi ed è stata realizzata sul finire del 2012 tra le vie Stamira e Bacone.
A breve a questo impianto verrà affiancato una sorta di piscina coperta capace di contenere ben 3.500 metri cubi d'acqua.
Ci saranno altre vasche: una verrà realizzata nella zona di via Socrate, la seconda in via Jenner, una terza in via dei Tigli ed un'altra a Su Planu da 15 mila metri cubi d'acqua.
Quelle di via Dei Tigli e via Socrate potranno contenere complessivamente ben 25 mila metri cubi di acqua.
Costo dell'operazione: oltre due milioni e cinquecentomila euro. Le opere sono attualmente in fase di progettazione.
«Le vasche di Pirri – spiega Fabrizio Marcello, presidente della commissione servizi tecnologici – dal punto di vista tecnico e logistico, non risolveranno da sole il problema dei rischi delle alluvioni ed è necessario intervenire anche sulla rete fognaria non completata a Barracca Manna e sul canale di Terramaini». (s.a.)