Rassegna Stampa

Sardegna Quotidiano

«Legge nazionale per Tuvixeddu»

Fonte: Sardegna Quotidiano
17 giugno 2013

 Il colle

 

IL PARCO Con Legambiente i senatori Uras, Sanna e Floris si appellano al ministro Bray per la tutela della necropoli 

Tuvixeddu, la salvezza sta nel parco ambientale-archeologico. Così sostiene Legambiente, che oggi alla Grotta della Vipera, chiederà un incontro urgente al nuovo ministro dei Beni Culturali Massimo Bray sull’ar - gomento. Sarà supportata anche dai neo senatori Luciano Uras, Sel, Francesco Sanna, Pd ed Emilio Floris del Pdl, coordinatori dell’Osservatorio Parlamentare nato del 2008 proprio con l’obiettivo di gettare le fondamenta per un’area di tutela nella necropoli punica più grande d’Europa. Le basi legislative comunque ci sono tutte: dalla mozione presentata nel lontano 2010 firmata dai vendoliani, fino alla proposta di legge regionale sulla materia datata febbraio 2012. La stessa che, in altre parole, proponeva alla Regione l’acquisizione delle aree da tutelare per 90 milioni di euro, modo per uscire dall’impasse giuridico, che fino ad ora ha bloccato la nascita del parco. «Il traguardo da raggiungere è quello di arrivare ad una proposta di legge nazionale che crei un compendio unico a Cagliari», riflette il senatore Uras, «mettendo in connessione Regione, Comune e Stato, per trovare tutte le risorse disponibili». Anche perché, osserva sempre il vendoliano, «una legge nazionale su Tuvixeddu è doverosa e su questo tema abbiamo una disponibilità bipartisan» La mission poi, sarebbe ancora più nobile, «se si arrivasse ad un atteggiamento responsabile da parte di tutti». Insomma, trovare prima l’accordo con le parti, la Coimpresa del costruttore Gualtiero Cualbu in primis, che su quella fetta del colle rivendica i diritti messi nero su bianco dall’accordo di programma siglato nel 2000, e poi far vedere la luce ad un parco unico nel suo genere, zeppo di tombe puniche antichissime sopravvissute pure alle ruspe. Ma, al di là degli intenti, restano comunque gli intoppi pratici. Li rivela Emilio Floris, ex sindaco di Cagliari, oggi senatore del Pdl: «Le sentenze a favore di Coimpresa accendono un grosso punto interrogativo sugli ettari nella disponibilità del Comune », rende noto. «Il problema sta nell’accordo di programma stipulato all’epoca che ora invece sembra saltato ». Manca, insomma, la certezza della proprietà dei 23 ettari, quelli appunto sui quali deve sorgere il parco. «Resta comunque la mia disponibilità ad una legge bipartisan sul tema”, fa sapere il senatore. Che propone pure una via d’uscita: «Bisogna trovare un accordo serio e portarlo avanti fino in fondo», sostiene. C’è però amarezza «per la rigidità delle parti che, in passato, non ha portato al risultato. La regione, infatti, avrebbe potuto acquistare con poca spesa gli ettari», ricorda, riferendosi alla lunga querelle, a colpi di carte bollate che aveva opposto l’ex presidente Soru e il costruttore Cualbu. «Non ci devono essere né vinti, né vincitori», conclude il l’ex sindaco, «l’obiettivo deve essere il parco».

Francesca Ortalli