Rassegna Stampa

Sardegna Quotidiano

Stadio, vertice Cappellacci-Zedda

Fonte: Sardegna Quotidiano
17 giugno 2013

CORSA CONTRO IL TEMPO

 VILLA DEVOTO Oggi l’incontro fra il presidente della Regione e sindaco su molte questioni cittadine aperte. Il governatore: «Obiettivo: dare alla squadra una casa all’atezza della sua storia»

 

 Il tempo stringe. Mancano tre giorni alla scadenza per l’indicazione dello stadio nel quale il Cagliari dovrà giocare il prossimo campionato: entro il 20 viale La Playa deve comunicare alla Lega quale sarà la casa rossoblù. Un termine che, in caso di sforamento, non comporta in automatico la mancata iscrizione al campionato: la pena prevista è un’ammenda di ventimila euro. Ma vista l’aria che tira in Lega e Figc a causa del caos su Is Arenas, è meglio cercare di rispettare i termini. Così anche la Regione scende in campo: «Occorre un lavoro congiunto delle istituzioni per dare una casa adeguata alla squadra rossoblù e ai tifosi»: non è la prima volta che il presidente Ugo Cappellacci interviene sull’argomento stadio. Già nel 2009, quando era appena entrato in viale Trento e in municipio governava Emilio Floris, aveva dato il via libera alla costruzione del nuovo impianto a Sant’Elia. Ora il suo interlocutore a Cagliari è Massimo Zedda: «Rivolgerò questo appello», ha aggiunto Cappellacci, «anche al sindaco Massimo Zedda, che domani (oggi a Villa Devoto, ndr) vedrò per un incontro di approfondimento sul alcuni temi cittadini. Avere una squadra di serie A non solo è motivo di prestigio per la regione e il suo capoluogo, ma è altresì uno straordinario veicolo di promozione del territorio». Il governatore spiega anche perché lo stadio è un argomento del quale uno che ha la sua carica, che ha a che fare con i problemi di un’intera isola, non può disinteressarsi: «C’è un interesse pubblico che si somma a quello della forte componente legata all’identità e all’aggregazione sociale. Come istituzioni abbiamo il dovere di coglierlo e di avviare una discussione libera da posizioni preconcette. L’unico obiettivo deve essere quello di dare alla squadra e alla Sardegna uno stadio all'altezza della sua storia». Una parte del suo Zedda l’ha già fatta. I tecnici del Cagliari e del Comune si sono già incontrati per studiare la situazione del Sant’Elia: lo storico impianto, dove tutti, ma proprio tutti, vorrebbero che il Cagliari tornasse a giocare, ha bisogno di interventi di manutenzione. Venerdì Massimo Cellino, in una chiacchierata con l’amico giornalista Ivan Zazzaroni, ha detto che, dopo aver costruito Is Arenas in due mesi, non avrebbe difficoltà a rimetterlo in sesto. La pratica sembrava congelata, anche se Zedda, a più riprese nel corso dei mesi, ha sostenuto di non aver mai sbattuto le porte in faccia al cagliari calcio e, anzi, è disponibile alla ripresa del dialogo. Un confronto che si è fermato dopo che il Comune ha pignorato due milioni e mezzo di diritti Sky per rate dell’affitto dell’impianto mai pagatre prima dell’avven - to di Cellino in viale La Playa. Il vertice di oggi tra sindaco e presidente della Regione potrebbe dare un’acce - lerata e far saltare fuori una soluzione che salverebbe la prossima stagione. La società sta già cercando altri campi per dare la comunicazione alla Lega: c’è l’ipotesi Brescia ma il presidente rossoblù, mentre era in carcere, ha giurato ai compagni di sventura di Buoncammino che avrebbe tenuto la squadra in Sardegna. A Quartu la situazione è difficile. Ora rispunta Sant ’Elia.

E. F.