Rassegna Stampa

La Nuova Sardegna

Baretti fuori dalla spiaggia: è polemica

Fonte: La Nuova Sardegna
17 giugno 2013

 

Opposizione all’attacco del Pul che li prevede oltre la strada. Mozione Udc per un contributo per lo smontaggio

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Stefano Ambu

CAGLIARI. Chioschetti fuori o dentro la spiaggia? Opposizione all'attacco. A sollevare dubbi è il consigliere comunale del Pdl Maurizio Porcelli: «Da quello che vediamo dal progetto presentato i chioschetti sono dall'altra parte della strada: così le attività rischiano di perdere la caratteristica che da sempre li ha contraddistinti. A Rimini, per esempio, sono stati sempre e restano nella spiaggia. Forse questa giunta non vuole i chioschi nell'arenile».

Un problema rilevato anche venerdì, sull'immancabile Facebook, dall'ex consigliere comunale e presidente della commissione Urbanistica della vecchia giunta Massimiliano Tavolacci, che oggi da capo di gabinetto dell’assessore regionale all’urbanistica Rassu ha la possibilità di dialogare istituzionalmente con l’amministrazione comunale: «È evidente la posizione dei punti di ristoro, non più sull'arenile ma al di là della sezione stradale E' evidente l’assenza di qualunque tipologia di chiosco sull'arenile – ha scritto sul suo profilo commentando il progetto a poche ore dalla presentazione – ma alcune domande sono più che obbligate: ma il Pul adottato non prevedeva i chioschi al centro dell’arenile? Ci sarà quindi un proliferare di chioschi in spiaggia e fuori dalla spiaggia? Come si concilierà l’attività dei chioschi sull'arenile con quella concorrente in questa immagine (ndr del progetto) ben evidenziata?».

Un progetto che disegna il Poetto del futuro: «Progetti ne abbiamo visto tanti - continua Porcelli- però bisogna tenere d'occhio anche a quello che succede nel Poetto del presente». e quello che sta accadendo in queste settimane, per l’opposizione, non è per nulla edificante.

Renato Serra, Udc, ricorda che in passato c'era stato qualcosa di simile: «Mi sembra - spiega - un piano vicino a quello elaborato quando ero in consiglio comunale nel 2001. Non ho potuto esaminare il progetto perché è stato presentato finora soltanto alla stampa. Ma penso comunque che fare o progettare sia sempre meglio che vivere nell'apatia». E intanto, sempre da Serra, arriva una mozione che presto approderà nell’aula consiliare di via Roma.

Obiettivo: trovare una soluzione per dare una mano ai titolari dei chioschetti per rimettere su i manufatti. La richiesta del consigliere Udc è molto chiara: offrire agli operatori un contributo a fondo perduto prelevato dai fondi per la de minimis. Serra chiede di valutare la possibilità che la percentuale del contributo sia pari all'ottanta per cento delle spese sostenute con un limite massimo stabilito in ventimila euro per struttura. Molti titolari, nel frattempo, hanno scelto di andare comunque avanti con lo smontaggio dei manufatti.

La speranza è quella di poter ottenere presto l'autorizzazione a rimontare i baretti per il momento parcheggiati all'ippodromo. È magari riaprire l'attività già da luglio.

Vanno avanti invece sotto gli occhi dei bagnanti i lavori per la ricostruzione del baretto Le Palmette alla prima fermata: ha tutte le autorizzazioni che servono e una volta terminata l'opera potrà riaprire i battenti. Se le operazioni di smontaggi o fossero state avviate per tempo, entro la prima primavera, a questo punto i baretti sarebbero già stati rimontati e avrebbero riaperto. Ma questa, evidentemente, è un’altra storia. (s.a.)