Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Ecco i progetti bloccati che lo fanno soffrire

Fonte: L'Unione Sarda
27 novembre 2008

retroscena



L'accordo di programma su Tuvixeddu, soprattutto. Ma anche la pedonalizzazione del lungomare Poetto, il nuovo porticciolo di Sant'Elia, il parcheggio sotterraneo di via Roma, il nuovo stadio, il Campus universitario e il restyling del quartiere di Sant'Elia, i 30 cantieri edili ancora bloccati. Sono alcune delle spine nel fianco di Emilio Floris, quelle che - a suo giudizio - gli ha conficcato la Regione, i progetti bloccati per ragioni che - dice - hanno a che fare «col centralismo di Soru» e con la «volontà di Soru di governare anche la città riducendo lo spazio ai Comuni».
La Regione che ha anche «il cordone della borsa», che «trattiene progetti nei suoi uffici anche per anni», che «decide di eliminare le “piastre” dei palazzi di Sant'Elia senza nemmeno sognarsi di chiedere l'autorizzazione edilizia al Comune», mentre i miei dirigenti «che hanno autorizzato la costruzione di alcune fioriere a Tuvixeddu sono stati indagati».
Ed è da qui, da quella che il sindaco chiama «la paralisi indotta dalla Regione», che discendono parte dei problemi politici. Una parte trasversale della sua maggioranza lo accusa di non essersi saputo contrapporre a Soru con sufficiente autorità (lui che potrebbe essere il suo avversario alle regionali) quando il presidente ha invaso il suo campo, di non decidere mai nulla (sullo stadio in primis) perché «media all'infinito» e di ignorare i deliberati del Consiglio. Ordini del giorno e mozioni, soprattutto, che impegnano sindaco e Giunta ad attuare provvedimenti e che - secondo pezzi di An, Fi, Udc e liste civiche - restano spesso lettera morta. Ma perché lo contestano adesso e non lo hanno fatto prima? La risposta è chiara: i consiglieri comunali sanno che potrebbe essere candidato e prima che si concluda la consiliatura vogliono dimostrare ai propri elettori di aver concluso qualcosa. C'è poi un problema in Forza Italia: le correnti del gruppo non sono coese e il capogruppo, Ugo Storelli, è tra i consiglieri insofferenti. L'insofferenza e la scarsa coesione lasciano spazio alle accuse dell'opposizione, determinata come non mai nell'attaccare Giunta e maggioranza nei punti deboli.
Progetti bloccati o bocciati (è il caso dei percorsi meccanizzati di Castello), tagli ai trasferimenti del Governo, finanziamenti persi «per colpa della Regione» («per Tuvixeddu abbiamo perso una grossa fetta»), consiglieri nervosi (martedì, davanti alla minaccia di dimissioni del sindaco, hanno fatto dietrofront), una candidatura alle regionali che fatica a concretizzarsi (oggi potrebbe incontrare Berlusconi a Roma) e che ha comunque bisogno del sostegno della maggioranza compatta, opposizione senza avversari. Ecco i problemi che turbano Floris.
Ma a turbare il sindaco nelle ultime settimane è la transazione siglata nel 2005 con la Isgas e che prevede che il Comune versi alla società che ha realizzato la rete cittadina un indennizzo di 37 milioni. Indennizzo che, è stato stabilito poi, non spettava alla Isgas, che anzi è debitrice di due milioni nei confronti del Comune. La settimana scorsa Floris ha consegnato gli atti alla Procura, chiedendo chiarezza. Il fatto è che ad autorizzare i dirigenti comunali a transare fu la Giunta. E, se i magistrati non troveranno profili penali, potrebbe essere chiamata dalla Corte dei conti a risarcire l'erario. (f. ma.)

27/11/2008