Comune
Sedute mensili che si possono contare sulle dita di una mano, poche ore per trattare anche argomenti urgenti che arrivano a discussione anche dopo mesi e poco impegno della maggioranza. Il risultato sono mozioni, ordini del giorno, interrogazioni e proposte di deliberazione, che abbondano nell’agenda politica del municipio, e che lì restano anche per mesi. Fogli su fogli, proposti per la maggior parte dai banchi dell’opposizione. E sotto il fuoco del centrodestra finisce il presidente del consiglio comunale, Ninni Depau. Due giorni fa, la lunga discussione sulla nascita della commissione per la qualità architettonica e il paesaggio. All’ordine del giorno c’erano altri punti, che saranno discussi martedì prossimo. «Anche questa settimana Depau ha deciso di tenere un’unica seduta, ma le occasioni di confronto, su temi di carattere generale ovvero di maggior dettaglio, certamente non latitano. Il numero di atti presentati dai consiglieri comunali è straordinariamente nutrito, la più parte di questi sono dell’opposizione», spiega Giuseppe Farris, capogruppo Pdl, «su 33 interrogazioni, solo una è della maggioranza. Tutti temi di stringente attualità, che toccano i settori dell’amministrazione e, spesso, coinvolgono questioni strategiche nell’interesse della città». E Farris attacca Depau: «C’è una conduzione partigiana dell’assemblea, all’immobilismo della giunta Zedda si aggiunge quello del consiglio, la cui attività viene resa marginale per non disturbare il manovratore.
Noi e il gruppo di Ancora per Cagliari da due mesi non partecipiamo alla capigruppo, dove domina l’istinto muscolare della maggioranza capitanata da Depau”. Un modus operandi che “mal si concilia coi tanto sbandierati principi di trasparenza, cagiona un vulnus alle prerogative dell’opposizione e mortifica il confronto tra le parti». E Ninni Depau, chiamato in causa, replica: «Nell’ultima capigruppo si è deciso sull’unica seduta consiliare per questa settimana, era presente anche una parte della minoranza. Mi auguro che Pdl e Ancora per Cagliari tornino a partecipare. Quando veniva, Farris non ha mai posto problemi. È stato deciso il dibattito sull’edilizia privata, su proposta dell’opposizione, verso la quale sono rispettoso», dice Depau, «se si vogliono sedute più lunghe ci si può pensare». Cerco sempre di massimizzare l’attività dell’aula, è chiaro che tutti possiamo migliorare». Sull’essere di parte? «No, anche consiglieri di maggioranza mi dicono che do troppo spazio alla minoranza». Elenco alla mano, sono già inseriti sette ordini del giorno, ventuno mozioni (17 stilate da consiglieri di minoranza), trentatrè interrogazioni - 16 classificate urgenti- tutte, tranne una, farina del sacco dell’opposizione , diciotto proposte di deliberazione tra consiglieri (in quattro casi della minoranza) e commissioni varie, e quattro deliberazioni della giunta al consiglio. Paolo Rapeanu