Via ai preparativi per la visita di Francesco a settembre: primi sopralluoghi operativi
Dopo Bonaria incontrerà i giovani e il mondo del lavoro
Vedi la foto
Dopo Rio, per una Giornata Mondiale della Gioventù che già si annuncia memorabile, Cagliari e il pellegrinaggio alla Madonna di Bonaria. Dietro questi viaggi apostolici, i soli nel corso dell'anno di Papa Francesco, c'è un'imponente macchina organizzativa che va dalle misure di sicurezza alle varie liturgie presiedute dal Pontefice.
STAFF IN BRASILE PER LA GMG Uno staff che, in questi giorni, è in Brasile per curare nei dettagli tutto il programma della cosiddetta “Gmg”, primo bagno di folla di Francesco proprio nel suo Continente d'origine. Solo una volta messa a punto la scaletta della missione brasiliana, Gendarmeria vaticana, segreteria e cerimonieri pontifici arriveranno a Cagliari per organizzare la Giornata mariana nel segno di Maria di Buenos Aires. Un sopralluogo atteso nelle prossime settimane, indispensabile per chiudere il programma ufficiale di questo attesissimo 22 settembre.
RIUNITA LA CES La Conferenza episcopale sarda, dopo la recente visita ad limina , si è riunita nei giorni scorsi per fissare i punti fermi di questa visita storica. Che saranno tre: la celebrazione in Bonaria, sicuramente al mattino, e i due incontri con il mondo del lavoro e con i giovani, «gli snodi più cruciali e delicati della nostra Isola», come scrivono i vescovi nel testo diffuso dopo il loro incontro.
Dove questi due momenti verranno organizzati ancora non è stabilito: si è parlato, per il mondo del lavoro, degli ampi spazi all'interno del Porto Canale e di via Roma-Largo Carlo Felice per i giovani. Ma tutto è subordinato al sopralluogo delle prossime settimane.
MASSIMA SOBRIETÀ Sarà - ribadiscono i vescovi della Sardegna - «data l'impronta che Papa Francesco ha dato al suo pontificato, una visita caratterizzata della sobrietà. Un viaggio spirituale e, insieme, pastorale. La sua profonda pietà mariana e il legame affettivo alla Madonna di Bonaria ha reso quasi naturale che la sua prima uscita in Italia fuori da Roma fosse dedicata al luogo da dove questa devozione è partita per trapiantarsi a Buenos Aires. In secondo luogo, viene da noi come Pastore universale per incoraggiare, sostenere e condividere il cammino di fede del popolo sardo, al quale ha dimostrato di guardare con particolare simpatia e premura». Cresce dunque l'attesa per questo evento.
IL COMITATO ORGANIZZATORE A Cagliari, intanto, si è insediato il Comitato organizzatore, presieduto da monsignor Franco Puddu, delegato dell'arcivescovo Miglio, così come in tutte le altre diocesi opererà un centro di coordinamento per assicurare il collegamento con le parrocchie e le realtà ecclesiali presenti nel territorio.
SAGRATO DIVISO IN 10 SETTORI Il sagrato di Bonaria, perché l'incontro con il Papa sia di tutta la Sardegna con il Pastore della Chiesa, sarà suddiviso in dieci settori, uno per ciascuna diocesi, mentre un'altra parte sarà occupata liberamente da chi vorrà partecipare all'evento.
Una particolare attenzione sarà riservata ai malati: nella giornata potrebbe trovare spazio la visita a uno degli ospedali cittadini, il Microcitemico o l'Oncologico. Ma altre richieste forti arrivano anche dai detenuti del Carcere di Buoncammino o dal vasto settore delle comunità di recupero dalle varie forme di dipendenza.
Paolo Matta