Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Lavoro, i progetti sono al palo

Fonte: L'Unione Sarda
12 giugno 2013

Attesa per incubatori, micro-imprese e sportello unico
Non sarà il famoso “milione” di Berlusconi, ma nel suo piccolo anche Massimo Zedda prometteva nuovi posti di lavoro: «Nei prossimi cinque anni ogni giorno almeno un occupato in più», si augurava nel programma elettorale, dedicando simili auspici anche ai precari da stabilizzare e ai giovani senza un impiego. Conti alla mano, sarebbero almeno 1800 posti in un quinquennio: per ora è impossibile verificare se la promessa sia stata mantenuta, anche se la strada sembra molto in salita.
ATTIVITÀ PRODUTTIVE Quello delle Attività produttive è uno dei capitoli più corposi del programma elettorale. Le ricette proposte due anni fa sono tante. Si parlava, ad esempio, di «successione di impresa», e cioè di un sistema per «favorire il subentro di giovani imprenditori in attività e produzioni tradizionali che rischiano di perdersi». Per ora, in Comune non c'è nessun progetto di questo tipo. Non c'è traccia nemmeno degli «incubatori di impresa», che sarebbero dovuti diventare realtà «recuperando aree dismesse o edifici non utilizzati».
MICRO IMPRESE La promessa era anche quella di «creare micro-imprese a capitale pubblico su settori ad alta valenza strategica. Dopo cinque anni il Comune cede le quote a chi vi ha lavorato». Ma tutto tace. E le «botteghe di transizione», cioè gli «spazi pubblici attrezzati possibilmente nei centri storici», destinati a «giovani artigiani»? Anche qui non c'è ancora traccia, però l'assessore alle Attività produttive Barbara Argiolas assicura che «c'è un progetto di questo tipo in corso». Gli obiettivi fissati in campagna elettorale poi sono stati rivisti con gli occhi della crisi degli ultimi anni: «Purtroppo è cambiato il mondo», fa notare l'esponente della Giunta Zedda. In compenso il piano di comunicazione dei mercati «è ormai pronto, lo presenteremo a luglio».
POLIZIA ANNONARIA La polizia annonaria annunciata dal sindaco nelle dichiarazioni programmatiche non c'è ancora. «La mancanza di controlli, ma soprattutto la totale assenza di un piano di verifiche», erano indicate alla base dei «gravi problemi di abusivismo». Dopo due anni il nucleo speciale non è pronto, ma «si sta preparando una squadra dei vigili urbani dedicata a questo», spiega Argiolas. I «farmer market» cioè la vendita diretta di frutta e ortaggi da parte degli agricoltori, sono diventati realtà, grazie soprattutto all'impegno della Coldiretti.
COMMERCIO Rimangono ancora un miraggio, per ora, lo «sportello unico del suolo pubblico» e il «testo unico del suolo pubblico», che avrebbero dovuto snellire il settore e facilitare i commercianti. Il piano delle aree (la Giunta annullò per alcune «incongruenze» il documento dell'esecutivo Floris), indispensabile per gli ambulanti, è ormai pronto e arriverà presto.
TURISMO Poi c'è il turismo. Raggiunto l'obiettivo della creazione della Dmo (destination management organization), che ha come compito quello di «creare e definire i prodotti» e «vendere» la “destinazione Cagliari”, manca ancora la «tourist card», la carta unica per i servizi offerti ai turisti. Come promesso, tutto il sistema è stato concentrato sul sito visit-cagliari.it, mentre la «segnaletica multilingue» ancora tarda ad arrivare. La razionalizzazione delle spese per Sant'Efisio, promesse nelle dichiarazioni programmatiche, è invece diventata realtà già nel 2011. Ma in questo settore, avrà un peso significativo la delibera sulle linee guida dell'offerta turistica 2013 approvata dalla Giunta a fine maggio. Quando la stagione, teoricamente, dovrebbe essere già iniziata.
Michele Ruffi