Rassegna Stampa

Sardegna Quotidiano

In trentamila nel cuore di Castello la città rinnova i legami con la cultura

Fonte: Sardegna Quotidiano
11 giugno 2013

LEGGENDO METROPOLITANO

 

Il tema centrale, “I legami”, era di quelli facili solo in apparenza. In realtà, i quattro giorni del festival internazionale di letteratura Leggendo Metropolitano, conclusosi domenica a tarda notte con il bagno di folla di Roberto Saviano alla terrazza del Bastione, hanno regalato emozioni, divertimento e spunti di riflessione di rara intensità e qualità. Un successo, che smentisce ogni luogo comune sulla refrattarietà del grande pubblico (le stime parlano di circa trentamila presenze nell’arco della rassegna) agli appuntamenti con la cultura: date al cagliaritano un prodotto di alto livello, ben organizzato, adeguatamente pubblicizzato e “confezio - nato”, e lui risponderà presente (discorso che potrebbe applicarsi anche al teatro Lirico: tra cartelloni comunicati all’ultimo momento, cambi di cast e polemiche varie, diventa difficile evitare il calo di spettatori).

LE MAFIE? RIGUARDANO TUTTI Il momento clou è stato proprio l’incontro con Roberto Saviano, che oggi vive i legami «con un senso di sospetto per gli sconosciuti misto a protezione verso chi mi sta a cuore». Il trentaquattrenne scrittore e giornalista napoletano ha presentato la sua ultima fatica, “Zero Zero Zero”. All’indomani dell’arresto di Graziano Mesina, le sue parole suonano sorprendentemente profetiche: «La Sardegna non è immune dalla criminalità organizzata, i cui tentacoli si sono estesi fino alle vostre coste» ha ammonito parlando del traffico mondiale di cocaina e delle forze che lo governano. «La criminalità organizzata non si risolve nella notizia dell’arresto di un boss o nel sequestro di un carico di coca. Stiamo parlando di una rete immensa, che volenti o nolenti tocca il nostro quotidiano ». «Nessuna paura che mi calpestino, l’erba calpestata diventa sentiero»: con le parole della poetessa bulgara Blaga Dimitrova Roberto Saviano (che oggi sarà a Sassari dopo la tappa di ieri a Nuoro) si è congedato dal pubblico cagliaritano, che ha risposto con una pioggia di applausi. Tra i protagonisti più apprezzati dell’edizione 2013 di Leggendo Metropolitano, il premio Nobel 1981 per la chimica Roald Hoffmann: «Non sarà la poesia a salvare il mondo - ha dichiarato - ma nemmeno la chimica lo farà: occorre un buon mix, e soprattutto un buon pensiero razionale». Pienone di folla anche per l’appuntamento col premio Pulitzer ‘99 Michael Cunningham: «Senza i lettori, gli scrittori non esistono. È la scrittura stessa un legame, che spinge gli uni e gli altri a camminare fianco a fianco». Lo scrittore Andrea Bajani ha ricordato il suo vincolo d’amicizia con Antonio Tabucchi: «Quando una persona a te cara se ne va, è più facile guardarsi indietro che pensare al futuro. Cerchi di recuperare ogni istante, ogni emozione, ogni esperienza condivisa». Tra giovedì e domenica scorsa, applausi anche per Paolo Giordano, Giulio Giorello, Donato Carrisi, Bruce Sterling, Paolo Nespoli, Clara Sànchez e tanti altri. Il capoluogo ha riscoperto, o meglio, consolidato il suo legame con la cultura d’alto profilo. Perché, come ha detto Michael Cunningham, una città come Cagliari «è la location ideale per appuntamenti di questo livello». Fabio Marcello