Rassegna Stampa

Sardegna Quotidiano

I BUS SCONTATI UN PRIMO PASSO CONTRO LA CRISI

Fonte: Sardegna Quotidiano
10 giugno 2013

 NON SOLO CAGLIARI

 

di Enrico Lobina

Il Comune di Cagliari mette a disposizione dei propri cittadini la possibilità, se si ha un reddito basso, di acquistare abbonamenti del Ctm al prezzo scontato del 50%. Lavoriamo affinché tutti i comuni dell’area vasta facciano altrettanto. Oggi la crisi e la povertà non sono un fatto generazionale, relegato ad alcune piccole parti di popolazione. La povertà è diffusa, profonda e crescente. Coinvolge chi ha tra i 18 ed i 40 anni, i quali, anche quando lavorano, non hanno quasi mai la possibilità di condurre una esistenza autonoma. Ma coinvolge anche cinquantenni, sessantenni e pensionati che vivono con pensioni misere. Nel luglio 2011 i cagliaritani iscritti ai Centri Servizi per il Lavoro, cioè i vecchi uffici di collocamento, erano 28.632. Nel maggio 2013 sono 35.907. Si tratta di un aumento del 25%. Negli ultimi due anni le persone che si sono rivolte ai servizi sociali del Comune sono raddoppiate. Stiamo ragionando su uno tsunami. Vogliamo proteggerci o vogliamo morire? La crisi colpisce tutti, e non diminuirà. Le politiche del governo Letta sono e saranno sbagliate come quelle dei governi Berlusconi e Monti. La crisi non si supera con altra precarietà.

La proposta di Letta, che liberalizza definitivamente i contratti a termine, è la misura peggiore per costringere i lavoratori ad una schiavitù legalizzata. La crisi non si supera neanche con la crescita. Il 93% degli utili Usa nel primo anno dopo la crisi è andata all'1% degli americani. Chi pensa che aumento del Pil (Prodotto Interno Lordo) significhi diminuzione della precarietà e povertà, cominci a cambiare idea. Cagliari, e tutta la Sardegna, sono diverse rispetto a cinque anni fa. Sono sempre di più le vetrine che rimangono inutilizzate perché gli esercizi commerciali chiudono. A fronte di più di 5.000 case sfitte, aumenta la precarietà abitativa e la città continua a spopolarsi. Il Comune di Cagliari deve mettere in campo un insieme di politiche contro la crisi. Lo dobbiamo fare in fretta, con coraggio, spirito innovativo e determinazione. Abbiamo cominciato a farlo con gli abbonamenti scontati sul Ctm. Continuiamo. Di fronte allo tsunami del neoliberismo, attualizziamo nuove forme di partecipazione, tendenzialmente comunitarie, che riprendano una prassi secolare, propria della storia delle nostre città e dei nostri paesi. In questo contesto, il concetto di bene comune ci viene incontro.

Rafforziamo e rivoluzioniamo le politiche sociali, offrendo sempre meno assistenza e sempre più servizi. A fronte di un aumento degli interventi di solidarietà, valorizziamo l’attività sociale che ne può nascere. Innoviamo nel settore delle politiche abitative, con una nuova stagione di edilizia popolare, con regole nuove e l’incentivazione dell’autorecupero e dell’autocostruzione. Il concetto di smart city and communities (comunità e città intelligenti), nonché la programmazione europea 2014-2020, devono contrastare desertificazione produttiva e povertà. Gli attori della città condividano energie e sforzi. Alcune storture istituzionali devono essere risolte, e solamente la vasta partecipazione popolare, che significa ascolto e coprogrammazione, può garantire che vasti processi di cambiamento abbiano luogo. Contro l’austerità e la crisi abbiamo fatto un significativo passo in avanti con gli abbonamenti scontati che permettono lo spostamento da un luogo all’altro della città. Ora procediamo.

Consigliere comunale di Cagliari www. enricolobina. org