Rassegna Stampa

Sardegna Quotidiano

Le bombe, le case, le voci dei bimbi

Fonte: Sardegna Quotidiano
5 giugno 2013

TRA LETTERATURA E TEATRO

 

Ma questa storia di Cagliari bombardata, è tutta inventata, vero?»

. Questa la domanda di molti studenti all’atto - re Pierpaolo Piludu, alla fine di uno spettacolo, “Famiglia Puddu”, dove racconta la storia di un bambino down che il 26 febbraio del 1943 morì sotto le bombe: il padre lo aveva chiamato Benito. Ironia tragica della sorte. Ecco, così è nata l’idea di raccogliere le testimonianze di quelli che erano bambini nel ‘43 e che hanno conosciuto da vicino l’orrore della guerra. E domani, alle 18.30, alla Vetreria di Pirri, Cada Die Teatro e Aipsa edizioni presentano il libro curato da Piludu, “Cagliari 1943. La guerra dentro casa. Racconti e percorsi teatrali. La memoria attraverso gli occhi e le voci dei bambini del ‘43”, illustrato da Sabrina Anna Piras. Il volume è il frutto di una ricerca, lunga sette anni, compiuta dalla compagnia cagliaritana sui testimoni dei bombardamenti, in collaborazione con la cattedra di Antropologia culturale dell’Università di Cagliari e con l’Isre di Nuoro. I bambini del ‘43. «Le loro voci e i loro volti - ha scritto Piludu - contribuiscono a mantenere viva la memoria e a fare capire come si vive con “la guerra dentro casa”. Sono ricordi toccanti di bambini e ragazzi che sono stati capaci di resistere alla distruzione e alla fame e che sono riusciti con testardaggine a fare rinascere la città ». Nel libro sono stati pubblicati anche due testi teatrali, proprio “Fa - miglia Puddu” e “La guerra dentro casa”, portati in scena tante volte dall’attore-scrittore. Trovano poi spazio gli interventi di Giulio Angioni e di Marco Mostallino e, sottolinea Piludu, «il racconto “A Cagliari con Glenn Miller” di Maria Giacobbe: una bambina che arriva da Nuoro e si ritrova davanti agli occhi una città distrutta». Ricco l’apparato fotografico, con immagini dell’epoca di Giovanni Lostia e foto di scena di Tonino Pisu. Alla presentazione del libro interverranno l’autore, insieme ad Angioni e Mostallino, Annamaria Baldussi dell’Aipsa, Alessandro Lay e Alessandro Mascia, di Cada Die, che leggeranno alcuni passi. In più, le incursioni degli allievi della scuola di arti sceniche La Vetreria e Dr Drer e i Crc Posse, che canteranno dal vivo “Casteddu ‘43”, scritta per il documentario “Cagliari 1943, quando scappavamo col cappotto sul pigiama”, che Piludu ha realizzato per la Rai regionale. Un libro che fa riflettere sulla mancanza di senso della guerra: «Sono convinto - ha scritto ancora l’autore - che se conoscessimo anche solo un breve frammento della vita di un qualsiasi essere umano coinvolto in guerre vicine o lontane… non potremmo continuare a mangiare come se niente fosse di fronte a una tv che snocciola freddi numeri di bollettini di guerra »

. Massimiliano Messina “