Rassegna Stampa

La Nuova Sardegna

Uso illegale dell’anfiteatro: sotto accusa due dirigenti

Fonte: La Nuova Sardegna
3 giugno 2013


 

Il pm Caria ha chiesto il rinvio a giudizio di Girolamo Solina e Bruno Soriga Imputati di abuso d’ufficio insieme ai fratelli Massimo e Michele Palmas

    anfiteatro
    il rinvio a giudizio per due dirigenti e per i palmas






CAGLIARI. L’anfiteatro romano affidato senza gara pubblica a una società che lo gestiva come se fosse un impianto privato, senza versare un euro al Comune, senza spese di utenze elettriche e idriche, ma imponendo invece pesanti canoni a chiunque chiedesse di utilizzare l’arena storica per uno spettacolo: chiusa l’inchiesta-bis sulla privatizzazione illegale del monumento, il pm Daniele Caria ha chiesto il rinvio a giudizio dell’ex dirigente della divisione cultura del Comune Girolamo Solina (62 anni) - oggi direttore generale dell’urbanistica regionale, su nomina di Ugo Cappellacci - dell’ex predecessore nello stesso ruolo dirigenziale Bruno Soriga (70 anni), dei fratelli Massimo e Michele Palmas (59 e 46 anni) come gestore di fatto e amministratore della società cooperativa Sardinia Jazz, e di Maria Gabriella Manca (54 anni) come responsabile di Sardegna Concerti. Solina, Soriga e i Palmas devono rispondere di concorso in abuso d’ufficio aggravato e di apertura abusiva di luogo di pubblico spettacolo, la Manca soltanto della contravvenzione. I fatti sono speculari a quelli che hanno dato origine al processo in corso davanti ai giudici della prima sezione del tribunale, cambia soltanto il periodo - dal 2009 a settembre 2010 - e compare sulla scena il dirigente Solina, che nell’ultima fase della vicenda aveva preso il posto di Soriga, andato in pensione e poi condannato in primo grado dopo il giudizio abbreviato. C’è al solito l’amministrazione comunale guidata da Emilio Floris che senza alcuna selezione pubblica trasferisce la concessione dell’Anfiteatro romano dalla Fondazione del teatro lirico alle società dei Palmas, che sfruttano lo spazio a piacimento. Secondo il pm Caria non pagano affitto, non pagano le bollette di luce e acqua, non sottoscrivono la polizza assicurativa obbligatoria e la fidejussione, saltano a piè pari quanto la convenzione stipulata con il Comune stabiliva. Il tutto senza che i dirigenti, prima Soriga e poi Solina, muovano un dito. E soprattutto in barba ad altri operatori, esclusi dal Comune e costretti a pagare in media cinquemila euro ai Palmas per usare una sera l’anfiteatro. Anfiteatro che secondo il magistrato veniva aperto con un’autorizzazione comunale firmata in assenza del parere preventivo delal commissione di vigilanza per gli spettacoli.

Secondo la Procura le persone offese in questo procedimento sono il Comune e l’imprenditore di spettacolo Andrea Caldart, che dopo aver chiesto invano di partecipare a una selezione pubblica per l’assegnazione dell’anfiteatro ha deciso di rivolgersi alla magistratura e di chiedere il risarcimento dei danni. (m.l)