Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Blitz nelle scuole, scoppia la polemica Fn-Associazione rom

Fonte: L'Unione Sarda
30 maggio 2013


L'azione di Lotta studentesca
 

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«Siamo di fronte a un caso di discriminazione positiva: ne sono vittima i cittadini cagliaritani». Sono le parole del segretario nazionale di Forza Nuova, Roberto Fiore, che commenta il blitz della costola cagliaritana di Lotta studentesca: lunedì notte il gruppo di destra aveva “chiuso” simbolicamente le scuole che partecipano al progetto di inclusione sociale dei rom, che mira a far prendere la licenza media agli adulti. Ora l'azione dimostrativa diventa un caso nazionale, tanto che alle dichiarazioni di Fiore sono seguite quelle di Marcello Zuinisi, rappresentante dell'Anr (associazione nazionale rom), che martedì ha presentato una querela: le parole di Fiore «fanno intendere la volontà di rivendicare quanto accaduto». Poi aggiunge: «La demagogia ed il populismo di Forza nuova sono presto svelati: l'azione di chiusura delle scuole è un attacco al diritto allo studio. Chi chiude simbolicamente le scuole non le chiude solo ai cittadini rom ma a tutti i cittadini. Volantini affissi alle pareti con scritto “stop Rom”: è questa l'educazione che insegna Forza nuova? Agire nell'ombra, di notte, chiudere le scuole, dividere gli studenti in appartenenze etniche? Per noi questa è violenza e discriminazione razziale».
Fiore, oltre a parlare di «discriminazione positiva», aveva aggiunto: «Affermare che, in un periodo di tagli generali che colpiscono le fasce più deboli bisognerebbe prima aiutare le famiglie di Cagliari, non è razzismo ma semplice buon senso, un gesto di tutela verso i più deboli e discriminati in questo momento: i cittadini italiani».
Nel mirino del movimento di destra ci sono i corsi finanziati con 20mila euro dal Comune, destinati a pagare i libri e le lezioni speciali per i nomadi. Diecimila euro andranno al “Co.sa.s”, associazione di volontariato che metterà a disposizione insegnanti di Italiano, per interventi individualizzati e di sostegno disciplinare, oltre i libri di testo e materiali didattici. Il resto verrà diviso tra le scuole che ospitano il progetto. Il Piano di inclusione sociale firmato dal sindaco e presentato all'assessorato regionale alla Sanità per ottenere un finanziamento di 695 mila euro in tre anni, ha tre punti fondamentali: case, formazione professionale, finanziamento di eventuali attività imprenditoriali. La Regione ha stanziato per il momento 300mila euro. (m.r.)