25 Maggio 2013 ore 19:22
Maurizio Chessa, Pd: “Il legname lasciato per 10 anni, ha permesso alla "carie bruna" di danneggiarlo. E le tavole, per tanto tempo sulla roccia hanno alterato il microambiente favorendo la crescita di muffe che stanno danneggiando le gradinate"
Autore: redazione cagliaripad,
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L'anfiteatro romano con la "legnaia"
Tutti i danni della legnaia. Le vecchie tribune montate nell'anfiteatro romano nel 2001 sono in rovina. Non solo. Il loro mantenimento in piedi per 10 anni ha alterato il microclima nella zona sottostante, generando muffe che stanno distruggendo le antiche gallerie e le antiche gradinate.
Lo ricorda nella propria pagina face book il presidente della commissione comunale Lavori pubblici Maurizio Chessa, Pd, riprendendo le polemiche dopo la lite al sopralluogo delle commissioni Lavori pubblici e Cultura in viale Sant’Ignazio, rievocando le conclusioni della relazione dell’Istituto superiore per la conservazione e il restauro che portò alla chiusura (decisa già negli ultimi mesi dalla giunta Floris e poi confermata da Zedda) del sito agli spettacoli.
“La legnaia, costruita oltre 10 anni fa, sarebbe dovuta essere rimossa dopo meno di un anno”, spiega Chessa, “il non mantenimento di questo impegno, con il legname lasciato in sede per 10 anni, ha permesso alla "carie bruna" di danneggiarlo irrimediabilmente. Anche ritenendo condivisibile l'idea delle tribune di legno”, prosegue, “sarebbe stato necessario sostituire tutte le tavole”.
Cos’è accaduto dunque? Che le tavole, a loro volta, posizionate per tanto tempo sulla roccia hanno alterato il microambiente favorendo la crescita di muffe e altri microorganismi che stanno danneggiando la gradinata, già violata con la realizzazione di plinti e quant'altro necessario a sostenere la struttura.. Insomma: “L'Anfiteatro non è più com'era prima delle tribune e servono tempo e soldi per rimediare ai danni”, prosegue il consigliere Pd, ma ora “nei lavori siamo a buon punto, riusciremo a restaurare l'Anfiteatro e restituirlo ad una fruizione civile da parte dei cittadini, sia come monumento sia come sito di spettacoli artistici compatibili con il doveroso rispetto del monumento”.