Rassegna Stampa

web Castedduonline.it

Pd e Zedda, il piano per rilanciare Cagliari: "Vogliamo una città migliore"

Fonte: web Castedduonline.it
27 maggio 2013

Intervista a Fabrizio Rodin (Pd)
 

di Jacopo Norfo| Sabato 25 Maggio 2013 | 19:40

Pd e Zedda insieme. Con un grande piano per rilanciare Cagliari: una nuova passeggiata sul litorale del Poetto con illuminazione notturna, la ristrutturazione del cimitero monumentale di Bonaria, la metropolitana sino a via Roma e al Poetto, un progetto contro l’emergenza povertà.  Si comincia dal piano triennale delle opere pubbliche ormai ultimato, per la fase due del centrosinistra al governo di Cagliari. Fabrizio Rodin, vice capogruppo del Pd, spiega come l’operazione risalita è ancora possibile e come il malcontento di una parte della città si possa scongiurare con fatti concreti.

Rodin, il sindaco Zedda sembra avere il “vento contro” della città, che si aspettava un cambiamento che non è arrivato. Invertire la tendenza e riconquistare la gente è ancora possibile?

Non penso ci sia un vento contro, ma una grande innovazione che questa amministrazione sta portando: palazzo Bacaredda è diventato una casa di cristallo, dove tutto è trasparente, dove qualsiasi informazione viene data a giornalisti e cittadini. Questo è un punto di non ritorno, perché prima le giunte governavano nel silenzio. Noi invece ci siamo messi a nudo, anche a costo di ricevere le critiche. Si notano invece le storture e le patate bollenti ereditate. Prendiamo l’anfiteatro: la struttura lignea  era completamente marcia, smontare era indispensabile. Noi abbiamo fatto la scelta di operare per rendere l’area fruibile con una capienza ridotta, per i turisti e per gli spettacoli. Il centrosinistra sta amministrando in base alle leggi: così è stato per il Sant’Elia, dove la situazione debitoria andava assolutamente sanata.  Lo stesso per i baretti del Poetto, dove abbiamo trovato un enorme vuoto legislativo. Il Comune può però fare meglio se sindaco, giunta e consiglio comunale viaggeranno all’ unisono nell’interesse esclusivo dei cittadini.

Si è parlato spesso di rimpasto in giunta all’inizio dell’anno, poi l’argomento è diventato tabù. Il rilancio del governo della città passa anche dal cambio degli assessori?

Tra il sindaco Zedda e il Pd adesso c’è un ottimo dialogo, davvero proficuo. Sarà Zedda a decidere: noi il rimpasto non lo chiediamo, ma neppure lo vietiamo. Spetta al sindaco scegliere se utilizzare il cacciavite o la chiave inglese, per utilizzare una metafora. Il Pd insiste però sull’incremento della ricerca dei risultati: non abbiamo mai chiesto poltrone, ma vogliamo risolvere i problemi più importanti della città. La fase critica è finita, adesso serve l’azione di rilancio e di costruzione vera. Intanto servono opere pubbliche importanti: la sistemazione del Poetto, la riapertura dell’anfiteatro sono alcuni tasselli come la grande passeggiata sul lungomare di Sant’Elia. Vedrete Cagliari presto cambiare volto, diventare una città più bella, questa è la nostra speranza. Ad esempio ristrutturare il vecchio cimitero di Bonaria significa fare davvero qualcosa di bello per la città, qualcosa che non si è mai fatto e che rappresenta un pezzo di storia dei cagliaritani completamente abbandonato.

Lei è anche presidente della commissione Politiche Sociali: si può fare di più in questo strategico settore?

Sì, soprattutto per la povertà e per i minori. Dobbiamo realizzare vere politiche di centrosinistra, dunque passare dall’assistenza alla prevenzione vera. Non servono solo le azioni caritatevoli come gli assegni da 50 euro a chi non riesce a pagare le bollette, che pure sono dovuti per chi ne ha diritto. Serve accompagnare i cittadini bisognosi fuori dal tunnel dell’emergenza, non basta”abbonarli” ai servizi sociali. Abbiamo passato l’ultimo mese con la commissione a visitare gli uffici territoriali, quello di via Ostro è un vero gioiello e le assistenti sociali del Comune sono davvero brave. Si evince una grandissima professionalità verso chi soffre. Stiamo andando avanti con le Consulte, proprio ieri abbiamo riattivato quella della terza età. Vogliamo dare del tu al cittadino. Vogliamo dimostrare a Cagliari con i fatti che chi ha votato il centrosinistra non ha sbagliato.