Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Arte e moda, i dieci racconti di Enriquez

Fonte: L'Unione Sarda
27 maggio 2013


Il designer in città
 

Dieci racconti, dieci interviste a personaggi famosi, dieci percorsi nel gusto e tra i sensi per riscoprire le radici. Mercoledì verrà presentato a Cagliari nel negozio Donne in via Sulis, il primo libro scritto da Alessandro Enriquez, stilista, disegnatore ed esperto di moda. Il cibo come messaggio per capire e riconoscere il proprio dna.
Da queste piccole certezze nasce “10x10 An Italian Theory”, book firmato dal disegnatore del team stilistico di Costume Nationale che ha raccolto le storie intorno al tavolo di 10 iconiche personalità dell'arte e della moda. Albino D'Amato, Anna dello Russo, Arnaldo Pomodoro, Eleonora Abbagnato, Ennio Capasa, Fabio Novembre, Margherita Maccapani Missoni, Ornella Vanoni, Paola Navone e Rossella Jardini: interviste e bon ton per un volume che parla di gusto e raffinatezza senza trascurare l'intimità. Mamma siciliana e padre di Tunisi, Origini spagnole e francesi per un mix mediterraneo da riproporre in un libro. «L'idea di presentare un volume in un contesto particolare e non in una libreria mi è venuta a Milano», afferma Enriquez, «riproporremo l'esperimento anche a Bari, Catania e Palermo». Sapori e gusti che si legano intimamente con l'anima e attraverso i 5 sensi raccontano le persone, passando attraverso l'infanzia e la famiglia. La cucina in primo piano, sullo sfondo le vite raccontate dai dieci vip. Moda e spettacolo, arte, design e musica in un unico contesto. Dieci racconti supportati da installazioni, fotografie, il rapporto delle vite con il cibo impreziosite da tavole con foto dei personaggi intervistati, a cui sono accostate cinque ricette per ogni protagonista. Il giudizio finale porta la firma di Giusi Ferrè, che esprime un parere su ogni situazione: «Giusi è stata determinante per la riuscita di questo volume», sottolinea Enriquez, «mi ha aiutato e supportato quando ho avuto problemi e il lavoro non fluiva. Le sono infinitamente grato».
Federico Fonnesu