Rassegna Stampa

Sardegna Quotidiano

Il fondo delle cause perse frena i conti 2012 e scuote l’Aula

Fonte: Sardegna Quotidiano
23 maggio 2013

 Comune

 

CONSIGLIO I trenta milioni accantonati per eventuali sconfitte non bastano secondo l’opposizione e dividono la maggioranza. La commissione ottiene un rinvio e il sindaco si infuria

I trenta milioni di euro accantonati per eventuali sconfitte in tribunale non convincono la minoranza e dividono la maggioranza. Il parere dei revisori dei conti al documento, seppur favorevole, mette infatti in guardia via Roma, invitando a calcolare bene se la somma messa da parte sia sufficiente. Alla fine, si accetta di rinviare l’approvazione del documento. Ma in Consiglio comunale i mal di pancia e le sfuriate si sprecano. L’ALLARME DEL PDL Con ordine: il capogruppo Pdl, Giuseppe Farris, nota «la potenziale situazione debitoria fatta notare dai revisori dei conti», e la commissione Bilancio si riunisce con l’assessore competente, Gabor Pinna, grazie a una sospensione proposta dal presidente della commissione, Claudio Cugusi (Pd) «per evitare di incanalare il dibattito su temi ideologici o di sentimento, senza conoscere la reale portata degli effetti della revisione dei relatori». E Gabor Pinna spiega che «i trenta milioni sono l’importo che abbiamo considerato ragionevole, ma c’è il caso Abbanoa: sabato si svolge un’assemblea per definire l’eventuale capitalizzazione della società, per il quale sono messi da parte 142 milioni. Ma se non succede una quota di questi trenta milioni messi da parte temo possa servire per questo versante». Farris replica: «Mi compiaccio del fatto che l’assessore capisca che ci sia necessità di approfondire, serve sentire il parere dell’avvocatura sulla massa considerevole del debito fuori bilancio, per quanto resti immutata la grande considerazione che ho per loro». D’ac - cordo Roberto Porrà dei Riformatori, «necessario sentire in commissione il collegio dei revisori, oltre al problema di Abbanoa», e in commissione è contrario Sergio Mascia, capogruppo Sel: «È inutile, non c’è tutta questa urgenza, si può votare il rendiconto e dopo ascoltare il report dell’avvoca tura». Claudio Cugusi trova «fondata la richiesta di sentire i revisori e l’ufficio legale, anche sui debiti passati e su Abbanoa, cerchiamo di capire se sarà possibile averli in commissione venerdì » .

LA RABBIA DEL SINDACO Si torna tra i banchi di palazzo Bacaredda, e la decisione fa infuriare Massimo Zedda: «C’è qualcosa che mi sfugge, non ha senso questa preoccupazione. Dovrebbe abbattersi uno tsunami sul Comune, si parla di rischi, mica abbiamo la sfera di cristallo. In cassa ci sono 280 milioni, non si può raccontare un altro film», e poi attacca assessore e Aula: «Io mi preoccupo di cosa capiscono cittadine e cittadini, non delle considerazioni e ragionamenti dell’assessore o dei vari consiglieri». Interviene il presidente Ninni Depau, che con fatica cerca di far capire a Zedda che «è una scelta presa dalla commissione». Tradotto: va rispettata. Anche l’a ssessore alla Cultura Enrica Puggioni esprime, a gesti, il suo stupore per il rinvio del voto. Se ne riparla nei prossimi giorni. Ieri l’aula ha votato il riconoscimento del debito per la causa, persa davanti al tribunale civile, contro l’ingenger Pierangelo Ottolini, che aveva trascinato l’a m m i n istrazione in giudizio per l’illeggitima occupazione di un’area a Mulinu Becciu. Spesa: 297mila euro. Paolo Rapeanu