Rassegna Stampa

Sardegna Quotidiano

L’Emerson vince e resta in piedi

Fonte: Sardegna Quotidiano
23 maggio 2013

Poetto

 

CHIOSCHI Il Consiglio di Stato frena sul provvedimento comunale che revocava la concessione allo stabilimento della quarta: la licenza edilizia era stata cassata perché considerata illegittima nIl Consiglio di Stato salva l’esate dell’Emerson congelando il provvedimento con cui il Comune ha revocato la concessione edilizia ottenuta nel 2006. L’ordinanza, depositata di recente, fa riaccendere le speranze della struttura, l’ultima assieme all’Iguana rimasta in piedi al Poetto. Ora la parola passerà nuovamente al Tar che dovrà pronunciarsi sul ricorso. E l’udienza difficilmente verrà fissata prima della fine della stagione. Per fare ordine sulla spiaggia è necessaria qualche precisazione. Nel 1987 nascono i chioschi con una concessione scaduta nell’ottobre di quello stesso anno. Nonostante questo le strutture, ormai abusive, restano aperte e crescono negli anni. Nel 2006, quando il pul - il piano di utilizzo dei litorali - sembra vicino, il Comune rilascia delle concessioni edilizie, Emerson e Iguana si fanno largo sulla spiaggia su quelle che sembrano solide fondamenta autorizzative. Successivamente gli uffici provano a revocare le autorizzazioni ma il Tar, per questioni formali, dà ragione ai gestori. Qualche tempo dopo però sull’arenile viene aperta un’inchiesta, sfociata nella condanna dei titolari di 17 baretti. Seguono gli accertamenti del Comune che culminano con un’ordinanza di demolizione firmata nel 2009 e rimasta sospesa nella speranza, ancora una volta tradita, che arrivasse il pul a fare ordine. Si arriva così al 2011 e le ruspe sembrano pronte a partire ma a fermarle ci pensa l’allora sindaco, oggi senatore del Pdl, Emilio Floris: provvedimenti che gli sono costati le accuse di falso e abuso d’ufficio. La patata bollente passa nelle mani dell’amministrazione Zedda. I baretti vengono buttati giù e gli abusi sanati. Ma senza il pul, le nuove strutture sono legate alla stagione balneare e in invero devono essere smantellate. I gestori non ci stanno, non smontano e per questo 15 chioschi venogono sequestrati e loro indagati.

Maddalena Brunetti

GLI ALTRI SCONFITTI RESTA LA RIMOZIONE nPer i gestori degli altri quindici chioschi non è andata allo stesso modo: anche loro avevano fatto ricorso al Consiglio di Stato contro il rigetto dell’accertamento di confromità richiesto al Comune. Ma le loro richieste sono state respinte. Così martedì sono iniziate le operazioni di smontaggio sul litorale. E per il titolare del Miraggio quella che è stata una decisione dolorosa sarà anche costosa, più che per gli altri: mentre la gru stava portando via la struttura, il legno in alcune parti ha fatto crack. E i costi per l’eventuale rispristino si vanno ad aggiungere a quelli della rimozione e la ricostruzione. Perché se può sembrare paradossale, a luglio c’è la possibilità che i baretti del Poetto vengano ripiazzati al loro posto, con nuove autorizzazioni. Ovviamente quest’opzione varrà solo per chi avrà le risorse economiche per farlo. Poi, se il Pul non verrà approvato entro il 31 dicembre, gli operai torneranno sulla sabbia: dovrà essere rimosso tutto. G.M.A.