Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Affitti non pagati: cacciati via

Fonte: L'Unione Sarda
23 maggio 2013


La società “Mater snc” obbligata anche a saldare i debiti che ha col consorzio Camù

Dopo una causa i gestori del bar dell'Exmà se ne vanno
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Affitti non pagati, una lunga causa legale, perfino l'intervento dell'ufficiale giudiziario: quel che rimane del bar "Exmà" è un divano in pelle lasciato nel piazzale del centro culturale di via San Lucifero e qualche poster. È servito l'intervento del tribunale per convincere la “Mater snc”, che fino a martedì gestiva il punto di ristoro, a lasciare i locali affidati dal Comune al consorzio Camù. E così da ieri le porte d'ingresso del bar sono chiuse a chiave, gli arredi sono spariti.
Il consorzio Camù, che gestisce diversi centri d'arte in città - in attesa dell'aggiudicazione del bando promosso dall'assessorato alla Cultura - aveva da tempo affidato il servizio alla società “sfrattata” due giorni fa e guidata da Ivan Pantoli. Le spiegazioni sono affidate a un comunicato: «Il consorzio aveva subappaltato il servizio di ristoro alla Mater snc, a fronte del versamento di un canone settimanale». Ma, stando a quando spiegano i vertici di Camù, mancherebbero all'appello molti affitti: così tra il consorzio e la società di Pantoli è nata una causa legale conclusa a dicembre con una sentenza che ha condannato la Mater «al rilascio dell'immobile e al pagamento di quanto dovuto al consorzio Camù». La società però non ha saldato i suoi debiti, «costringendo l'intervento improrogabile dell'ufficiale giudiziario». Ivan Pantoli spiega che «il rapporto con il consorzio è sempre stato caratterizzato dall'incertezza» e racconta: «Nel 2009 sono stato costretto a chiudere, quasi senza preavviso, per oltre 4 mesi, perché è stato sostituito l'impianto antincendio dell'Exmà. La rovina della società è iniziata in quella occasione, non ho lavorato nei mesi estivi, i migliori dal punto di vista degli affari. E infatti io non ho pagato gli affitti dal 2010 in poi». (m.r.)