Rassegna Stampa

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L'Idv al sindaco: "Cagliari in prima linea contro gli sprechi alimentari"

Fonte: web Castedduonline.it
22 maggio 2013

La campagna


di  Federica Lai

Martedì 21 Maggio 2013 | 20:55

Lo spreco alimentare è uno scandaloso paradosso del nostro tempo. Per questo motivo i consiglieri comunali dell’Italia dei Valori hanno chiesto al sindaco Massimo Zedda di unirsi ai mille sindaci, italiani ed europei, che hanno siglato la Carta “Spreco zero” e a rendere di conseguenza subito operative le iniziative che recuperano, a livello locale, i prodotti rimasti invenduti e scartati nella filiera agroalimentare per redistribuirli gratuitamente a categorie di cittadini che vivono al di sotto del reddito minimo.

I consiglieri Idv invitano il sindaco Zedda e la sua Giunta a emanare norme e realizzare progetti atti a mettere in pratica quanto prima le linee direttrici della Risoluzione del Parlamento europeo per la lotta allo spreco alimentare in modo da rendere i consumatori consapevole degli sprechi di cibo, acqua ed energia.

«Mentre da una parte si spreca dall’altra si soffre il disagio da povertà – spiega il primo firmatario dell’interrogazione Ferdinando Secchi -: la politica, anche a livello comunale, deve riallineare questo squilibrio e ridurre progressivamente lo spreco anche alla luce dei dati che indicano che la parte preponderante degli sprechi alimentari avviene a livello domestico, e almeno il 60% di questo spreco potrebbe essere evitato e rappresentano a livello nazionale lo 0,96% del Pil. La firma della Carta Spreco zero - prosegue Secchi - impegnerà il nostro primo cittadino a misure concrete di abbattimento degli sprechi sul nostro territorio: buttando via il cibo si sprecano le risorse naturali impiegate – suolo, acqua e energia – per produrre, trasformare, distribuire e smaltire. Si determinano inoltre impatti negativi non solo dal punto di vista economico ma anche ambientale. In Italia lo spreco alimentare nel percorso dal campo al supermercato corrisponde a circa 3,6 milioni di tonnellate all’anno. Una quantità di cibo sprecato che comporta l’emissione di 4,14 milioni di tonnellate di CO2».

«Tutte queste cifre sono molto eloquenti e drammatiche - aggiunge il capogruppo Idv Giovanni Dore -. Siamo convinti che anche da questa iniziativa possano passare le politiche anticrisi e non abbiamo alcun motivo di pensare che il sindaco Zedda possa rifiutare il nostro invito, seguendo peraltro l’esempio dei suoi colleghi di città come Milano, Torino, Napoli, Bologna, Padova e Trieste».