Rassegna Stampa

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Cultura, la svolta bandi pubblici: musica da camera a Monte Urpinu

Fonte: web Castedduonline.it
20 maggio 2013

Chiesa aragonese


di  Federica Lai

Sabato 18 Maggio 2013 | 12:30

Due nuovi spazi a Cagliari per la realizzazione di progetti culturali. I nuovi siti individuati dal Comune sono la ex scuola di via Zucca, a Pirri, e la Chiesetta Aragonese, nel quartiere di Monte Urpinu. Entrambi saranno assegnati con bandi pubblici. La delibera è stata approvata ieri dalla Giunta, e presentata oggi in conferenza stampa dal sindaco Massimo Zedda e dall’assessore alla Cultura, Enrica Puggioni, con la presenza dei consiglieri comunali Francesca Ghirra e Filippo Petrucci della commissione Cultura. Presenti anche Giorgio Cabras e Marco Chillotti della Municipalità di Pirri. L'obiettivo, in linea con il Piano comunale per le politiche culturali, è quello “di promuovere le reti tra associazioni del mondo culturale e sociale, artisti e imprese creative, mettendo a disposizione delle sedi all'interno di spazi comuni al fine di favorire lo scambio, la collaborazione e lo sviluppo di progetti che conservino sempre una parte di attività gratuite o a prezzi solidali per la cittadinanza”.

In questo senso, i locali della ex scuola Zucca (numerose aule di 45mq l'una, un auditorium, una palestra e il giardino) diventeranno il primo step della Casa delle Associazioni in cui avranno priorità le arti performative, mentre la Chiesetta Aragonese sarà un centro in cui sviluppare il progetto di valorizzazione e promozione della musica corale e di quella da camera. I canoni saranno stabiliti nei bandi ma, proprio per quanto previsto dall'articolo 13 del Regolamento sulle contribuzioni non economiche, potranno subire variazioni al ribasso sino al 70 per cento per la Chiesetta Aragonese e sino al 50 per cento per i locali della Casa delle Associazioni. In entrambi i casi ulteriori riduzioni dei canoni di locazione potranno essere effettuate, con le modalità che verranno stabilite nei relativi bandi, in caso di erogazione a favore della collettività da parte dei concessionari di prestazioni sociali specifiche.