Rassegna Stampa

Sardegna Quotidiano

Il teatro è una polveriera fondi tagliati, tutti contro tutti

Fonte: Sardegna Quotidiano
20 maggio 2013

Lirico

 

VIA SANT’ALENIXEDDA Congelato il salvagente da dieci milioni, dimezzato il contributo. I sindacati attaccano la sovrintendente, che punta il dito contro la Regione. Cualbu a Zedda: fallimentare

I sindacati attaccano la sovrintendente Marcella Crivellenti che, a sua volta, punta il dito contro la Regione. Nella mischia entra pure Gualtiero Cualbu, seduto nel consiglio d’amministrazione della Fondazione, che parte a testa bassa contro il presidente Massimo Zedda. Il taglio del 50 per cento sul contributo regionale fa riesplodere la polveriera del Lirico. L’unico punto che mette tutti d’accordo, è la «forte preoccupazione » per la sopravvivenza del teatro che, però, fa scattare la caccia al “colpevole ” accendendo nuovamente la miccia. Il prestito straordinario da 10 milioni di euro, da rimborsare a colpi di un milione all’anno, è congelato «per la mancanza del piano di risanamento», aveva detto l’assessore regionale alla Cultura Sergio Milia. Che riduce della metà anche il contributo annuale, togliendo dalle casse di via Sant’Alenixedda 4 milioni: niente più soldi al buio, era il concetto espresso.

L’ATTACCO DEI SINDACATI Tutti i sindacati sono uniti: «Il sovrintendente, imposto e garantito dal presidente, non possiede i requisiti elementari per la conduzione di una Fondazione di questa importanza ». Segue l’elenco meticoloso delle presunte inadempienze: «Il clamoroso flop del Festival di Sant’Efisio, la perdita di vitali risorse economiche riconducibile ad un mai instaurato dialogo con il maggior socio della Fondazione, non aver mai, ostinatamente, fornito alla regione la documentazione, più volte richiesta, necessaria allo sblocco ed alla conferma dei contributi già da tempo consolidati». Insomma: «Paurosa assenza gestionale accentuata dalla totale indisponibilità del presidente a valutare la possibilità di un confronto con la Regione», dicono.

REPLICA DAL TEATRO Le accuse dei sindacati vengono ignorate dalla sovrintendente Marcella Crivellenti. Lei preferisce rivolgersi all’assessore regionale Milia: «Non esistono nella gestione del teatro criticità che giustifichino un taglio di 4 milioni», dice, rimarcando il rischio della sopravivenza dell’Ente. Altro tema: «L’erogazione del contributo ordinario, oggi dimezzato, non è mai stata subordinata alla presentazione di un piano industriale », afferma, dichiarandosi disponibile a presentarlo «dettagliato e puntuale» se questo dovesse servire a far tornare l’assessore sui suoi passi. E poi i numeri: «1.480 biglietti staccati per “Otello”, oltre 5mila gli abbonamenti venduti». Il messaggio è chiaro: chi taglia «dovrà assumersene le responsabilità senza che, almeno per una volta, siano scaricate su una dirigenza che dà al Teatro equilibrio, prospettive, credibilità».

L’AFFONDO DI CUALBU Il costruttore Gualtiero Cualbu, rappresentante della Regione nel consiglio d’amministrazione, silura il sindaco Zedda. L’invito è perentorio: «Vorrei sapere come intende riparare al taglio dei fondi, quando intenda presentare il bilancio e piano industriale e di risanamento sulla base della legge 14». Altra domanda tira in ballo il Parco della Musica «ancora chiuso ed in degrado». I tagli della Regione sono invece «causati dalla sua gestione e della dirigenza da lei scelta», attacca. La cartina tornasole: «Un Otello di scarsa qualità che ha deluso il pubblico, il crollo degli abbonamenti rispetto agli anni precedenti e l’incapacità totale di promuovere il Festival di Sant’Efisio», elementi che «denotano l’assoluta incapacità» nel gestire il teatro. Francesca Ortalli