Rassegna Stampa

Sardegna Quotidiano

La beffa dell’encomio ai dipendenti

Fonte: Sardegna Quotidiano
20 maggio 2013

Area

 

Il più delle volte è stata un’orazione funebre, così chiunque ne farebbe a meno, se non fosse che l’“encomio cagliaritano” è roba molto più tranquilla. Niente sangue o vite a penzoloni, ma case popolari, diciamo, tenute “eroica - mente ” in piedi. E così a gennaio il direttore del distretto di Cagliari di Area (Azienda Regionale per l'Edilizia Abitativa) Sebastiano Bitti, ha stilato una lettera al valore indirizzata al Personale Tecnico dei Settori Gestione Patrimonio e Manutenzioni per...aver fatto quello che doveva fare. Quando il grande capo di Area, il presidente regionale Giorgio Sangiorgi ha saputo dell’insolito riconoscimento andato in scena nel tentacolo cagliaritano è andato su tutte le furie, pensando si trattasse di uno scherzo. E così in una premessa in cui ironicamente menziona Purple Heart, Croce di ferro, Cavalierato di Gran Cordone, ha scritto «ecco finalmente l’Encomio Area». Bacchetta il sottoposto, loda invece tutti i suoi dipendenti, nessuno escluso, ricordando che Carlo V ad Alghero, con l’espressione di lode “todos caballeros ”sosteneva comunque che tutti andassero a cavallo. «E quindi è un riconoscimento inutile e indiscriminato», commenta nella tirata d’orecchie a Bitti l’11 marzo. «In questi tempi che richiedono sobrietà sono certo che si tratti di uno scherzo senza fondamento, anche se, come mi insegni, nella Pubblica Amministrazione i riconoscimenti sono cosa troppo seria e disciplinata perché si possa scherzarci sopra».

Purtruppo per Sangiorni di uno scherzo non si è trattato. Le congratulazioni in pompa magna sono state giustificate da premesse, prese d’atto, più i vari “rilevato che” e “valu - tato che” elencati da Bitti. Quindi, si legge nella lettera d’encomio: «il distretto di Cagliari, pur a fronte del patrimonio edilizio più rilevante e complesso è ancora oggi quello che soffre di più carenze», così sul personale del servizio tecnico cadono anche le incombenze della amministrazione e contabilità. Inoltre gli immobili sono così «vetusti» da necessitare interventi “eroici ” anche perché concentrati in zone pericolose della città che esigono spesso il coinvolgimento delle forze dell’ordine. Con «con urgenti azioni straordinarie» si è evitato anche « il rischio di una creazione di una Scampia nel Campidano», che è Sant’Elia, definita così «dalla Procura della Repubblica ». Ecco, nonostante tutti questi problemi «il personale tecnico in forza ai settori indicati ha operato con la consueta elevata competenza professionale », svolgendo tutti i suoi compiti e ancora di più. Ecco che per aver risposto alle 1367 segnalazioni e aver eseguito i 599 interventi manutentivi, per aver impegnato tutte le somme a bilancio, è arrivato l’“Enco - mio Area”. Sangiorgi è rabbrividito. «Bizzarro che qualcuno possa inventarsi valutazioni estranee al contratto ». Richiama tutti al Master di II livello in Gestione e Sviluppo delle Risorse Umane («e siccome lo dirigo io rimanderei in caso di imbarazzo ad altre ottime iniziative») e arriva all’altro nocciolo della questione. «Vorrei conoscerne gli effetti», di questo encomio, chiede. Premi o stipendi rimpannucchiati? Chi lo sa. Per ora medaglie ritirate e cavalieri senza cavallo. Virginia Saba

CONTENZIOSI RAPPORTI TESI CON IL COMUNE

Non ci sono buoni rapporti tra Area e il Comune di Cagliari. L’ulti - mo scontro in ordine di tempo riguarda la gestione del master plan da 37 milioni che dovrebbe fare rinascere l’intero quartiere di Sant’Elia. Soldi stanziati da anni ma i lavori non sono mai partiti. «Il Comune deve cederci le aree, altrimenti noi teniamo fermo l’investimen - to», ha detto il presidente del Cda Giorgio Sangiorgi. la risposta era arrivata dall’assessore comunale al patrimonio Gabor Pinna: «Prima di parlare di Sant’Elia con area devono essere risolti alcuni contenziosi pregressi. la nostra volontà è di far partire tutto al più presto, ma bisogna pulire il tavolo dalle vecchie controversie». Non ultima quella sui palazzi di via Avogadro al Cep: una vecchia vicenda per la quale Area, che quando tuto è iniziato si chiamava ancora Iacp, sostiene di esere creditrice di oltre due milioni di euro nei confronti di palazzo Bacaredda. Dalle ultime dichiarazioni su Sant’Elia sono passati mesi ma nulla si è mosso: tanto che la Regione ha strigliato entrambi gli enti.